Da questa moto deriva quella usata dalla casa tedesca nel mondiale SBK: il motore quattro cilindri in linea ha variatore di fase e tante parti speciali come i pistoni forgiati a 2 anelli della Mahle, le bielle in titanio, e le geometrie degli alberi a camme ottimizzate per l'uso in pista. Lo scarico è in titanio, mentre è di alto livello anche l’impianto frenante con pinze freno M abbinate alle ruote in carbonio. Primo elemento a balzare all'occhio però sono le alette in carbonio in grado di produrre un carico aggiuntivo all'anteriore per migliorare la stabilità. L'acceleratore ha due mappature regolabili per avere una risposta ottimale, il sistema di freno motore è regolabile su tre livelli e ci sono diverse modalità di guida: Rain, Road, Dynamic, Race e Race Pro. C'è poi l'ultima generazione di Dynamic Traction Control (DTC) con funzione antimpennata e piattaforma inerziale a 6 assi. Il cambio elettronico Shift assistant Pro permette di cambiare rapporto in inserimento e in scalata e si può facilmente "rovesciare" per l'uso in pista.
Quale scegliere
La versione "base" (si fa per dire) ha già tutto quello che serve pe ri piloti più smaliziati.
Pregi e difetti
Le prestazioni sono di livello assoluto, la dotazione tecnica è raffinatissima e il comportamento in pista perfetto.
Tanta tecnologia si paga molto cara e le prestazioni super non si posso sfruttare sulle strade aperte al traffico.
Foto e immagini
BMW M 1000 RR
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