La proposta della italiana ME (la sede dell’azienda è nel cuore della Franciacorta bresciana) si distingue dagli altri scooter elettrici per la carrozzeria in SMC, un materiale resistente, leggero e riciclabile al 100% che permette di realizzare una struttura con funzione “portante” in grado di sostituire il telaio in tubi. La ciclistica comprende inoltre sospensioni Paioli (tarate rigide) e ruote da 12” con gomme larghe. Il ME ha la batteria estraibile nel sottosella, ma pesa circa 20 kg. La dotazione è discreta: fari a led, cruscotto digitale a colori (ma senza connessione al cellulare) e una presa USB dietro lo scudo. I freni sono a disco con sistema di frenata combinata (sulle versione 6.0) e il sistema di recupero di energia in frenata. Nonostante le piccole dimensioni, il ME offre una buona abitabilità: la sella è comoda e, anche se la pedana è poco spaziosa, la distanza dal retroscudo è notevole. Scatta rapido in partenza, il 2.5 raggiunge in un attimo la velocità “codice” di 45 km/h, il 6.0 ha prestazioni decisamente brillanti. Grazie alle ruote piccole curva rapidamente ed è abbastanza stabile, però bisogna fare attenzione alle rotaie del tram.
Quale scegliere
La versione 2.5 è omologata come ciclomotore, tutt'altra musica la 6.0 che accelera forte.
Pregi e difetti
Il motore è brillante, in particolare nella versione 6.0, grazie alle ruote piccole la maneggevolezza è molto buona. L’impianto frenante è efficace.
Le sospensioni sono tarate sul rigido, il confort sulle strade rovinate ne risente. La pedana è corta e stretta, c’è giusto lo spazio per i piedi, difficile caricarci uno zaino. Il passeggero sta decisamente scomodo.
Foto e immagini
Me Me Scooter
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