Perfetta per passeggiare, la Gold Star 650 si ispira nelle linee all’antenata di 60 anni fa. Sfoggia faro tondo, strumentazione a lancette, serbatoio cromato, sella piatta, parafanghi avvolgenti e ruote a raggi. La ciclistica vede al lavoro una forcella da 41 mm abbinata a una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico su 5 livelli. L’impianto frenante sfoggia un disco anteriore da 320 mm con pinza Brembo e uno da 255 al posteriore. Il manubrio è alla giusta distanza e la sella è confortevole, ma le pedane sono posizionate un pochino alte. Il motore trasmette qualche vibrazione su pedane e sella, ma solo ai regimi più alti: nel complesso ha una discreta grinta e una spinta sempre ben gestibile. In movimento la Gold Star è precisa ma un po’ lenta nell’impostare le curve. La frizione è duretta, mentre il cambio è preciso negli innesti. Le sospensioni sono tarate sul morbido e incassano bene le buche. La frenata è dolce in fase di attacco, per poi diventare grintosa una volta raggiunta la seconda parte della corsa.
Pregi e difetti
La linea non passa inosservata, il motore è ben gestibile, le sospensioni sono confortevoli.
Le pedane sono posizionate in alto. Ci sono vibrazioni agli alti regimi su manubrio e pedane. La frizione è dura da azionare.
Foto e immagini
BSA Gold Star
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