Il cuore del progetto di questa crossover elettrica sono la batteria e il motore Rotax E-Power raffreddati a liquido come l’inverter e il caricatore. L’elettronica è raffinata: ci sono ben sei mappature, il controllo di trazione e l’ABS cornering. Il robustissimo guscio giallo della batteria è anche l’elemento centrale del telaio: a esso sono imbullonati il cannotto di sterzo e il telaietto reggisella, oltre al motore.Anche le sospensioni sono di qualità (il posteriore è tutto regolabile), mentre la trasmissione finale è a catena in bagno d’olio “sigillata” all’interno del forcellone monobraccio, così da tenerla sempre lubrificata (l’olio si cambia ogni 15.000 km) e protetta da colpi e sporco. La posizione di guida è perfetta per tutte le taglie, anche per guidare in piedi sulle pedane. In città le dimensioni compatte, il peso ben distribuito garantiscono una grande maneggevolezza. Tra le curve invece è meglio guidare in maniera “rotonda”: la forcella è un po’ morbida, mentre le ruote di grande diametro e le gomme molto scolpite non amano le manovre brusche. Sullo sterrato invece tutto bene. Peccato che l’autonomia media reale sia sui 100-110 km in extraurbano, anche sfruttando la raffinata frenata “rigenerativa” che ricarica la batteria.
Quale scegliere
A1 e A2 indicano i modelli destinati per potenza a queste patenti, la 73 è una versione speciale che differisce solo per la colorazione.
Pregi e difetti
La ciclistica è ben equilibrata, le sospensioni sono di qualità e la maneggevolezza molto buona.
La sella è alta per chi è di corporatura minuta, l'autonomia non è granché, il prezzo è salato.
Foto e immagini
Can-Am Origin
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