La piccola naked cinese ha tante buone qualità, a partire dal moderno motore raffreddato a liquido inserito in una ciclistica “da grande”, composta da un telaio in tubi di acciaio, forcella a steli rovesciati da 35 mm e monoammortizzatore regolabile nel precarico. Ottimo l’impianto frenante affiancato dall’ABS su entrambe le ruote, sulla 125 una scelta non obbligata per legge che rende ancora più sicura l'ottavo di litro. La posizione di guida è leggermente d’attacco, ma i polsi non sono stressati. I fianchi stretti permettono di appoggiare i piedi a terra ai piloti di ogni taglia, mentre le prestazioni sono brillanti già ai medi regimi e in allungo, oltre i 6.000 giri però si sentono delle vibrazioni comunque mai troppo fastidiose. Tra le curve è agile, anche se la taratura delle sospensioni orientata al comfort va benissimo su buche e pavé, ma risulta troppo morbida nella guida da “sportiva”. Bene invece la frenata, potente il giusto, modulabile e con un ABS efficace, solo un po’ troppo attivo nelle frenate più decise.
Quale scegliere
La 125 per cominciare, la 300 per divertirsi un po' di più magari anche con qualche gitarella fuori porta.
Pregi e difetti
Il motore spinge bene anche ai medi regimi, l'ABS è di serie e la posizione di guida corretta.
Il motore agli alti regimi trasmette qualche vibrazione su pedane e manubrio, la taratura delle sospensioni è morbida: va bene sui pavé meno se si vuole guidare sportivamente.
Foto e immagini
Voge Brivido 125/300
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