BMW M 1000 RR e M 1000 RR M Competition, veloci come il vento
Grazie soprattutto alla carenatura di nuova concezione, realizzata in fibra di carbonio a vista e dotata di un cupolino più alto, la velocità massima è aumentata rispetto al modello precedente. Il motore invece non è stato toccato: la potenza, comunque elevatissima, è la stessa di prima
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Moto
Viene il dubbio che i risultati ottenuti sulle nuove BMW M 1000 RR e M 1000 RR M Competition siano stati addirittura superiori alle aspettative, a sentire le parole di Christian Gonschor: “Abbiamo realizzato un capolavoro di ingegneria nello sviluppo aerodinamico della M RR – ha dichiarato orgogliosamente il membro del Project Management – grazie alla nostra incrollabile ambizione, alla nostra enorme passione e alla nostra finezza tecnica. Grazie alle innumerevoli ore trascorse nella galleria del vento e nei test su strada, siamo riusciti ad aumentare notevolmente la velocità massima nonostante una potenza del motore invariata e, allo stesso tempo, a incrementare in modo significativo la deportanza, anche in curva. Il nostro lavoro di sviluppo sarà premiato dal successo nelle corse”.
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Da 306 a 314 km/h
Gonschor non ha paura di sbilanciarsi ma parlano per lui i risultati: grazie soprattutto alla carenatura di nuova concezione, realizzata in fibra di carbonio a vista e dotata di un cupolino più alto, la velocità massima è passata da 306 a 314 km/h rispetto al modello precedente, senza che il motore sia stato toccato. La potenza, elevatissima, è la stessa di prima: 156 kW (212 CV) a 14.500 giri/minuto. E non è stata toccata la ciclistica incentrata su un telaio in alluminio con sospensione posteriore Full Floater Pro.
Aerodinamica raffinata
Il “segreto” è tutto nel lavoro sull’aerodinamica che ha portato anche a rivedere le winglet, ora in grado di generare una deportanza maggiore sia in posizione di guida eretta che in curva, e dunque di garantire maggiori angoli di piega e una minore tendenza all’impennata, oltre a una aumentata solidità sul dritto.
È stato migliorato il flusso dell’aria pure nella zona della ruota anteriore, con l’adozione di un nuovo parafango nel quale sono integrati i condotti dell’aria in fibra di carbonio per il raffreddamento dei freni; sulla versione M RR M Competition, quella da corsa ci sono anche i copriruota in carbonio M Aero per ridurre la resistenza dell’aria soprattutto sopra i 250 km/h.
Anche la sezione posteriore è stata ridisegnata modificando la sella ergonomica, montando un portatarga corto e adottando un cablaggio modificato con connettore LWS che permette di smontare più rapidamente portatarga e gruppi ottici. Una leggera novità, infine, per i cerchi M Carbon: nuova la verniciatura trasparente e nuovi i logo, così come è nuova la possibilità di ordinare la M RR con cerchi forgiati.
I colori sono quelli classici della serie M: la M 1000 RR viene consegnata nella verniciatura base Lightwhite non metallizzato, mentre la M RR M Competition è a base Blackstorm metallizzato.
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Da 306 a 314 km/h
Gonschor non ha paura di sbilanciarsi ma parlano per lui i risultati: grazie soprattutto alla carenatura di nuova concezione, realizzata in fibra di carbonio a vista e dotata di un cupolino più alto, la velocità massima è passata da 306 a 314 km/h rispetto al modello precedente, senza che il motore sia stato toccato. La potenza, elevatissima, è la stessa di prima: 156 kW (212 CV) a 14.500 giri/minuto. E non è stata toccata la ciclistica incentrata su un telaio in alluminio con sospensione posteriore Full Floater Pro.
Aerodinamica raffinata
Il “segreto” è tutto nel lavoro sull’aerodinamica che ha portato anche a rivedere le winglet, ora in grado di generare una deportanza maggiore sia in posizione di guida eretta che in curva, e dunque di garantire maggiori angoli di piega e una minore tendenza all’impennata, oltre a una aumentata solidità sul dritto.
È stato migliorato il flusso dell’aria pure nella zona della ruota anteriore, con l’adozione di un nuovo parafango nel quale sono integrati i condotti dell’aria in fibra di carbonio per il raffreddamento dei freni; sulla versione M RR M Competition, quella da corsa ci sono anche i copriruota in carbonio M Aero per ridurre la resistenza dell’aria soprattutto sopra i 250 km/h.
Anche la sezione posteriore è stata ridisegnata modificando la sella ergonomica, montando un portatarga corto e adottando un cablaggio modificato con connettore LWS che permette di smontare più rapidamente portatarga e gruppi ottici. Una leggera novità, infine, per i cerchi M Carbon: nuova la verniciatura trasparente e nuovi i logo, così come è nuova la possibilità di ordinare la M RR con cerchi forgiati.
I colori sono quelli classici della serie M: la M 1000 RR viene consegnata nella verniciatura base Lightwhite non metallizzato, mentre la M RR M Competition è a base Blackstorm metallizzato.
Foto e immagini
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