L'aspetto è grintoso ma la CBR è una sportiva facile, con una posizione di guida poco stancante per le braccia. Le sospensioni vedono al lavoro una forcella Showa e un monoammortizzatore regolabile nel precarico, mentre l'impianto frenante può contare su due dischi da 296 mm di diametro con pinze Nissin ad attacco radiale. Il motore bicilindrico ai medi regimi è potente il giusto e permette di togliersi parecchie soddisfazioni anche nei confronti di moto più potenti. La ciclistica è ben bilanciata e neutra nelle reazioni, consente di divertirsi sullo stretto, mentre nei curvoni veloci si può contare su un appoggio sempre sicuro, conviene però adottare una guida fluida evitando comandi bruschi, altrimenti le sospensioni, tarate sul morbido, vanno in crisi. La carenatura garantisce un buon riparo e il cupolino, compatto ma efficace, protegge fino all'altezza del casco (le spalle restano un po' scoperte) fino a velocità autostradali. Buona, infine, la taratura dell’ABS: il suo lavoro è efficace e mai invasivo.
Pregi e difetti
Il motore ha consumi bassi nonostante le prestazioni brillanti, le finiture sono curate e la maneggevoelzza è buona. Comoda la posizione di guida.
Lo spazio per i piloti più alti è limitato, chi è sopra il metro e 80 soffre un po'. Le sospensioni sono morbide, se si decide di alzare il ritmo vanno un po' in crisi. Il riparo del cupolino è limitato.
Foto e immagini
Honda CBR 500 R
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