La Ninja H2 SE adotta un motore 4 cilindri da 998 cm3 sovralimentato con un compressore centrifugo (costruito dalla stessa Kawasaki), capace di raggiungere i 14.000 giri ed esprimere una potenza a 200 CV (210 con airbox in pressione) .
Elettronica di prim'ordine
La dotazione elettronica è completissima, a partire dalla gestione delle sospensioni semiattive firmate Showa. Ci sono poi il controllo di trazione K-TRC, il sistema per le partenze a "razzo" (KLCM), il controllo del freno motore KEBC, l’ABS (KIBS) e il cambio elettronico (KQS). L’allestimento della Ninja H2 SE comprende anche il sistema di illuminazione che adatta il fascio luminoso alla piega delle moto (Cornering Lights) e il cruscotto TFT a colori con schermo da 6,5", integrato al sistema di infotainment SPIN Kawasaki. Esteticamente sfrutta le competenze aeronautiche del gruppo Kawasaki con la semicarena che protegge bene il pilota, ma allo stesso tempo garantisce la stabilità necessaria alle alte velocità. La componentistica è di prima qualità: forcellone monobraccio che consente di montare un impianto di scarico più aderente, migliorando l’angolo di piega, impianto freni Brembo con dischi da 330 mm e pinze monoblocco M50.
Ciclistica a punto, motore "infinito"
La posizione di guida è da sportiva “comoda”: il peso è poco caricato sui polsi, la protezione dall’aria è buona e sta bene anche il passeggero. Il quattro cilindri sovralimentato è un vero piacere da usare, con un’erogazione fluida ai bassi e medi regimi e un allungo impressionante quando scatena i suoi 200 CV. Il cambio elettronico funziona dopo i 2.500 giri ed è più fluido ai regimi medio-alti, mentre sono molto comodi da usare i tre Power Mode disponibili (Full, Middle e Low), che includono anche i settaggi preimpostati di tutti i controlli elettronici. Sui percorsi misti medio-veloci la H2 SX è a suo agio, stabile e precisa, con le sospensioni semiattive che si adeguano in "tempo reale" a percorso e stile di guida. Nel misto stretto è più impegnativa e affaticante, dimensioni e peso si fanno sentire. L’impianto freni è potente ma non aggressivo, coadiuvato dal sistema KCMF (perfettamente a punto) che controlla anche le frenate in curva.
Perché sì
Le prestazioni esagerate del motore sovralimentato che stupisce anche per la facilità di gestione
La gestione elettronica di motore e ciclistica, all'avanguardia e tutta di serie
La frenata, potentissima ma facilmente modulabile
Perché no
Il prezzo, elevato nonostante la qualità e le dotazioni "al top"
La posizione di guida non troppo caricata sui polsi ma comunque da sportiva, alla lunga ci si stanca
Il dislivello marcato della sella del passeggero
Galleria
Kawasaki Ninja H2
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