Il nome Ninja non deve far pensare a una moto da pista, perché questa è una sport-tourer di media cilindrata efficace e adatta a tutti. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, mentre il forcellone “a banana” è collegato al monoammortizzatore (regolabile nel solo precarico) tramite un leveraggio progressivo. A completare il reparto sospensioni ci pensa una forcella telescopica con steli da 41 mm, priva di regolazioni. La frenata è affidata all'anteriore a pinze assiali a doppio pistoncino e dischi da 300 mm con profilo a margherita, mentre al posteriore c'è un disco da 220 mm. La dotazione di serie include anche strumentazione TFT e fari a Led. La posizione di guida conferma l’impostazione da sport-tourer: i due semimanubri larghi e rialzati permettono di stare col busto non troppo inclinato, si viaggia comodi e si controlla al meglio la moto a tutte le andature. Le doti migliori del bicilindrico sono l’elasticità e la prontezza ai medi regimi mentre è nei tratti misto veloci che la Ninja 650 dà il meglio, grazia a una buona maneggevolezza. Positivo il giudizio sull’impianto frenante.
Pregi e difetti
Il comfort di marcia è buono, il motore è facile ma brillante ai medi e bassi regimi. La ciclistica è a punto.
Il passeggero siede scomodo su una piccola porzione di sella. Le vibrazioni si sentono quando si superano i 7.000 giri. Il riparo dall’aria è migliorabile, soprattutto per i piloti sopra il metro e 80.
Foto e immagini
Kawasaki Ninja 650
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