Questa piccola naked per sedicenni sfoggia soluzioni "da grandi", come il telaio a traliccio in tubi d’acciaio simile a quello delle "sorellone" con motori 4 cilindri. Il reparto sospensioni può contare su una forcella tradizionale con steli da 37 mm e un monoammortizzatore regolabile nel precarico su cinque posizioni, collegato al forcellone in acciaio tramite leveraggi progressivi. L’impianto frenante con ABS di serie (non è obbligatorio sulle 125) sfoggia pinze a doppio pistoncino e dischi “a margherita” da 290 mm all’anteriore e da 220 mm al posteriore.La posizione di guida è d’attacco, ma non scomoda: la sella è imbottita a sufficienza. Lo spazio a bordo è buono, solo chi supera il metro e 80 avrà qualche difficoltà a inserire le gambe negli incavi del serbatoio. Il motore è pigro nella prima parte del contagiri, il meglio arriva dai 5.000 ai 10.000 giri, quando il piccolo monocilindrico si risveglia. Su strada la Z 125 è divertentissima, soprattutto nel misto stretto, grazie al peso contenuto e al manubrio largo. Preciso il cambio, azionato da una frizione morbida e fluida nello stacco. Bene anche la frenata.
Pregi e difetti
La frenata è potente e modulabile ed è arricchita dall'ABS. La ciclistica è a punto e rende la Z 125 efficace e divertente tra le curve.
Il motore ai regimi medio bassi è poco reattivo, va tenuto su di giri per rendere al meglio, poco lo spazio per il passeggero.
Foto e immagini
Kawasaki Z125
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