Questa crossover da strada sfodera una ciclistica da vera stradale, telaio perimetrale e forcellone in alluminio e forcella a steli rovesciati (da 41 mm) e monoammortizzatore entrambi regolabili. Ricca la dotazione elettronica: piattaforma inerziale a 6 assi, ABS e controllo di trazione cornering (con tanto di controllo dell’imbardata, roba da MotoGP) e quattro riding mode. Apprezzabile anche la possibilità di regolare pedane, sella e manubrio. La posizione di guida così è praticamente perfetta: anche chi è sotto il metro e 70 mette i piedi a terra senza problemi. Il parabrezza in posizione rialzata ripara sufficientemente il pilota, resta solo esposta a qualche turbolenza la parte alta del casco, ma nel complesso non ci si può lamentare. Il motore tre cilindri si conferma tra i migliori in circolazione: potente e vigoroso ha una spinta impressionante e tanta coppia, soprattutto ai bassi e medi regimi e sfodera anche un allungo niente affatto male. Tra le curve la Tracer 9 dà il meglio con una guida fluida e rotonda da sport-tourer: anche se ha molto in comune con la naked MT-09, questa crossover non è altrettanto reattiva e non si può guidare alla stessa maniera.
Pregi e difetti
Il motore è grintoso e pronto, il cambio veloce e preciso e le selle di pilota e passeggero comode. Tra le curve è agile, l’avantreno scende in piega in un attimo.
Lo sblocco della sella pilota risulta difficoltoso. È avvertibile un leggero effetto on-off quando si inserisce la mappatura A. La leggibilità del cruscotto in pieno sole è scarsa.
Foto e immagini
Yamaha Tracer 9
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