La R7 riprende la sigla della leggendaria R7 OW-02 (protagonista del mondiale SBK sul finire degli anni 90), ma si tratta solo della sigla perché la R7 di oggi è una sportiva facile da comprare e da guidare. Monta l’eclettico bicilindrico già montato e apprezzato sulle stradali MT-07 e Tracer 7, ed esteticamente riprende lo stile delle sportive Yamaha di ultima generazione. Le sospensioni Kayaba sono regolabili, mentre l’impianto frenante ha pinze radiali e dischi da 298 mm all’anteriore. Da vera sportiva la posizione di guida: manubri piuttosto chiusi e pedane alte la rendono poco confortevole, almeno su strada. Nell'uso pista, invece, i manubri bassi “disturbano” meno e la posizione in sella si rivela decisamente azzeccata. Il bicilindrico ha una discreta grinta ma è facile da gestire anche per chi ha poca esperienza grazie all’erogazione “elettrica”, piena e regolare a tutti i regimi. La ciclistica a punto e il peso contenuto rendono la R7 velocissima nello scendere in piega e precisa in traiettoria. La frenata per l'uso pista è poco incisiva.
Pregi e difetti
La R7 non impegna mai il pilota e va bene anche per chi ha poca esperienza. Il motore bicilindrico ha un’erogazione fluida e ben gestibile, le sospensioni sono di qualità.
La frenata, almeno per l’uso in pista, non è delle migliori. La posizione di guida è da sportiva vera, su strada le braccia si stancano in fretta. Manca il controllo di trazione.
Foto e immagini
Yamaha YZF-R7
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