Yamaha Tricity 300

È un tre ruote ben dotato, caratterizzato da linee moderne e plastiche di qualità. La sella è ampia e bella lunga e le pedane permettono di distendere leggermente le gambe. Molto ampio il sottosella (ci stanno due caschi integrali e altri oggetti), mentre la dotazione di elettronica prevede controllo di trazione, ABS a 3 canali, avviamento con smart key, blocco elettrico della sospensione e display lcd. La sospensione anteriore  è caratterizzata da un parallelogramma superiore e due steli per ruota di cui il posteriore ammortizza e quello davanti dà la direzione. Il pedale del freno è piccolo e non toglie spazio ai piedi, ma essendo molto arretrato è difficile da utilizzare. Una volta in marcia il Tricity si rivela agile, il motore ha una buona progressione e la sospensione tiene sempre incollate a terra le due ruote, anche quando si affrontano tombini e pavé. Nelle soste brevi invece si apprezza parecchio il cavalletto laterale, una chicca che hanno solo i Tricity.

Su strada infonde subito una grande sicurezza, le sospensioni morbide e assorbono bene le buche. L’elettronica è ricca: l'ABS (non obbligatorio) e il controllo di trazione permettono di affrontare anche i pavé bagnati senza paura. Grande il vano sottosella.

Il parabrezza è stretto, in autostrada lascia scoperta la testa del pilota. Il motore a velocità autostradali ha poca grinta. Il retroscudo può interferire con le ginocchia di chi guida. L’allarme della smart key è fastidioso.