La Tiger Sport 660 è il “modello di accesso” alla gamma delle crossover Triumph, è compatta e leggera e monta un motore tre cilindri facile da gestire ma brillante. Di serie ci sono acceleratore elettronico e due modalità di guida (Road e Rain) che modificano la risposta al comando del gas e il livello di intervento del controllo di trazione (disattivabile). La ciclistica offre tutto quello che serve, davanti forcella Showa a steli rovesciati da 41 mm di diametro e due bei dischi da 310 mm di diametro con pinze a doppio pistoncino, dietro c’è un ammortizzatore regolabile nel precarico. Una volta in movimento la Tiger si dimostra intuitiva e ben bilanciata, facile da guidare in ogni situazione anche per chi non ha troppa esperienza. In mani esperte invece è efficace e divertente come le sorelle più grandi. Piace l’impianto frenante, potente ma sempre ben dosabile, con l’anteriore dotato di un buon “mordente”. Il cupolino e la “mezza carena”, proteggono dall’aria efficacemente solo il busto e la parte alta delle gambe. Contenute le vibrazioni, avvertibili solo agli alti regimi.
Pregi e difetti
È maneggevole, imposta le curve rapida e non disdegna la guida sportiva. La frenata è potente, ma sempre ben dosabile.
Il cupolino sportivo lascia scoperta la testa. Il cambio ha una rapportatura un po’ corta che risulta fastidiosa nei lunghi trasferimenti autostradali e fa salire i consumi. Agli alti regimi si sente qualche vibrazione.
Foto e immagini
Triumph Tiger Sport 660
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