È un classico “scooter poltrona” caratterizzato da una ricca dotazione. Di serie infatti ci sono fari full led, controllo di trazione (disinseribile) e parabrezza regolabile (con gli attrezzi), a cui si aggiungono una pratica presa USB nel portaoggetti per ricaricare il cellulare e il lampeggio di emergenza con le quattro frecce.
Tecnica di prima qualità
Il motore è un moderno monocilindrico raffreddato a liquido, la ciclistica sfrutta un telaio in tubi d’acciaio, una forcella telescopica e ammortizzatori regolabili nel precarico. I freni vedono al lavoro un disco singolo da 260 mm all’anteriore e uno da 240 mm al posteriore, le ruote sono da 14 pollici davanti e da 13 dietro, mentre la sella (su due piani) è a soli 75 cm d’altezza. Le finiture sono realizzate con cura e le plastiche robuste.
Motore brillante
Sul Joymax Z+ si apprezza innanzitutto la sella, comoda e imbottita come la poltrona di casa. Chi è sul metro e 80 deve però fare i conti con il manubrio largo e arretrato: in manovra le manopole toccano le ginocchia, conviene distendere le gambe appoggiando i piedi sul retroscudo. Il parabrezza protegge a dovere e anche lo scudo è efficace. Il motore è brillante, spinge sempre forte grazie anche al cambio automatico ben tarato. In movimento il Joymax sfodera un’ottima maneggevolezza, con l’avantreno che risponde rapido ai comandi del pilota. Le sospensioni però sono piuttosto rigide, sul pavé si soffre. Efficace la frenata, i comandi sono ben dosabili e la potenza più che sufficiente.
Perché sì
Il parabrezza è regolabile in altezza (ma per farlo ci vogliono gli attrezzi) e lo scudo protegge bene le gambe del pilota dall’aria.
La sella è ampia e imbottita senza risparmio, in sella si sta comodi.
Il motore è brillante ma i consumi sono sempre sotto controllo. Ha cavalli a sufficienza anche per qualche puntata in autostrada.
Perché no
Le sospensioni sono rigide, le buche si fanno sentire per bene.
Lo spazio per i piedi è limitato dalla presenza del grosso tunnel centrale.
Chi è sul metro e 80 deve però fare i conti con il manubrio largo e arretrato: in manovra le manopole toccano le ginocchia, conviene distendere le gambe appoggiando i piedi sul retroscudo.
Galleria
Sym Joymax
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