Queste agili motorette montano un robusto monocilindrico inserito in un telaio in tubi d’acciaio, con forcella “tradizionale” e mono regolabile nel precarico. Sulla NH Trazer i cerchi sono a raggi con l’anteriore da 19 pollici e posteriore da 17, mentre l’impianto frenante offre due dischi da 288 mm davanti e 222 mm dietro. La NH Xcion monta invece ruote da 17 pollici e freni con anteriore da 260 mm e posteriore da 222 mm. La posizione di guida della NH-T è comoda, solo chi supera il metro e 80 sta con le gambe un po’ rannicchiate. La NH Xcion invece è compatta e ha una posizione di guida più raccolta. Il motore non entusiasma ai regimi medio-bassi, ma superati i 6.000 giri sfodera un discreto brio. Azzeccata la taratura delle sospensioni, il cambio è un po’ duro e poco preciso negli innesti, mentre la frenata va “capita”: usando il pedale si azionano tutti e due i dischi ottenendo una risposta decisa, mentre la leva dell’anteriore (da strizzare con decisione) serve solo a integrare l’azione.
Quale scegliere
La NH T è la più confortevole, la NH X invece ha una posizione di guida un po' più sportiva. Le prestazioni sono identiche.
Pregi e difetti
La ciclistica è equilibrata, le reazioni ben prevedibili e a prova di principiante. I consumi sono contenuti, facile stare sopra i 30 chilometri con un litro.
I più alti stanno un po’ “stretti” e guidano con le gambe rannicchiate, in particolare sulla NH X. Il sistema di frenata combinato va capito. Il motore fino a 6.000 giri è piuttosto tranquillo.
Foto e immagini
Sym NH
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