Monta “ruote medie” (14 pollici) e offre un’abitabilità vicina a quella dei ruote basse, ma anche una precisione di guida da ruote alte. Sfoggia doppio faro anteriore con luci di posizione a led, sella ampia e spaziosa anche per due e il parabrezza basso che dà un tocco di grinta in più, ma protegge ben poco.
Carica bene
Il motore monocilindrico è raffreddato ad aria e ha una potenza più che sufficiente per cavarsela in città e per affrontare brevi tratti in autostrada e tangenziale (versione 200). L’impianto frenante ha due dischi (davanti con profilo a margherita) ed è dotato di ABS che funziona solo all’anteriore. La capacità di carico invece è garantita da un sottosella in cui si può riporre comodamente un casco integrale, altri piccoli oggetti e una pedana piatta con spazio sufficiente per una borsa. Nel retroscudo c’è invece un piccolo portaoggetti (senza chiave), utile per riporre il portafogli o i guanti. La posizione in sella è comoda, la sella spaziosa e lo spazio per i piedi corretto, un po’ meno invece quello riservato alle gambe: chi è oltre il metro e 75 “tocca” lo scudo con le ginocchia. Buone le finiture, con dettagli curati come il manubrio “da moto” privo di copertura in plastica e le pedane del passeggero a scomparsa.
Sospensioni rigide
Il manubrio largo e la sella bassa consentono di manovrare con rapidità e di appoggiare i piedi a terra con sicurezza. Le sospensioni reggono anche ritmi molto “allegri”, garantendo precisione e sicurezza (almeno con asfalto in buone condizioni). Sullo sconnesso invece la forcella e i due ammortizzatori mostrano i loro limiti: faticano ad incassare buche e pavé e costringono a rallentare. Bene l’impianto frenante: il disco da 260 mm fa il suo dovere e l’ABS entra in funzione (solo sull’anteriore) con efficacia. Nel traffico il Jet se la cava egregiamente, grazie al motore dotato di un buono spunto e al peso contenuto. In autostrada il 200 invece soffre un po’: la spinta del motore cala vistosamente intorno ai 90 km/h.
Perché sì
Il manubrio largo e la sella bassa consentono di manovrare con rapidità e di appoggiare i piedi a terra con sicurezza.
Il vano sottosella è ben sfuttabile e può caricare un casco integrale senza problemi.
In mezzo al traffico la spinta del motore è più che sufficiente per cavarsi d’impaccio.
Perché no
Il parabrezza basso dà un tocco grintoso al Jet, maprotegge ben poco lasciando il busto e la testa esposti alla pressione dell’aria.
Le sospensioni sono tarate sul rigido, ok per la guida “sportiveggiante” ma vanno in crisi sulle buche e i pavé di città.
Sulla versione 200 c’è l’ABS ma lavora solo sulla ruota davanti.
Galleria
Sym Jet 14
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