La Multistrada V2 ha poco da invidiare alla versione V4 più grande e potente, anzi da un certo punto di vista è addirittura più godibile per la facilità di guida e il peso più contenuto. L’elettronica, come da tradizione Ducati, è comunque ai massimi livelli, mentre la sella non troppo alta da terra, le pedane ben posizionate e i fianchi stretti mettono a proprio agio i piloti di ogni taglia. Il bicilindrico è pronto all’apertura del gas restando sempre gestibile, persino nella mappa Sport dove dà il meglio di sé. Il cerchio anteriore da 19” non limita l’agilità, tra le curve è reattiva, sfoggia una ciclistica a punto e una corretta distribuzione dei pesi, le sospensioni hanno una taratura che favorisce il comfort di marcia ma sostengono come si deve anche nella guida sportiva. Potente ma gestibile la frenata, preciso il cambio.
Quale scegliere
La Multistrada è prodotta in due versioni: la “base” e la “S” che sfoggia una dotazione più ricca tra cui spiccano le sospensioni elettroniche Skyhook, il Cruise Control, le cornering lights, il cambio elettronico e il cruscotto TFT a colori da 5”. Vale la spesa.
Pregi e difetti
Il piacere di guida è elevato, il motore è grintoso ma sempre facile da gestire. La posizione di guida è comoda per piloti di tutte le taglie.
Il passeggero ha una sella più alta, testa e spalle sono poco al riparo dall'aria. Il bicilindrico scalda, in estate si soffre. La frizione è un po' dura da azionare.
Foto e immagini
Ducati Multistrada V2
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