La Panigale V2 ha le prestazioni di una superbike di pochi anni fa, con una differenza: i sistemi elettronici di controllo permettono di sfruttare a fondo tutti i suoi cavalli. La dotazione infatti comprende piattaforma inerziale che gestisce cambio quick shift bidirezionale, ABS e controllo di trazione cornering e controllo del freno motore e anti-impennata. Tre i riding mode disponibili: Street, Sport e Race. L’impianto frenante Brembo ha pinze monoblocco M.32 e le sospensioni sono completamente regolabili. La posizione di guida è da sportiva ma stanca solo dopo tanti chilometri in sella. Il bicilindrico spinge regolare a tutti i regimi: la potenza c’è ma si sfrutta bene e a fondo. Tra le curve la V2 è svelta nei cambi di direzione e l’avantreno è sempre stabile sia in ingresso sia in percorrenza di curva. Solo il cambio elettronico mostra qualche incertezza in scalata. Ottima anche la frenata.
Quale scegliere
Le differenze tra le due versioni sono solo estetiche.
Pregi e difetti
La maneggevolezza è il suo forte, le sospensioni sono di qualità e le prestazioni elevate ma ben gestibili. L’elettronica è quasi da MotoGP.
Il calore sprigionato dal motore si fa sentire, soprattutto in estate. Il cavalletto laterale è difficile da azionare e poco intuitivo. Il cambio elettronico è poco preciso in scalata.
Foto e immagini
Ducati Panigale V2
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