Se vi piacciono le motardone, questa Ducati fa al caso vostro. La posizione di guida e le sensazioni su strada sono quelle di una motard da pista: il pilota è a ridosso del largo manubrio, mentre la seduta piatta e i fianchi snelli, permettono di muoversi liberamente quando si inizia ad andare forte nel misto. Il motore è una goduria a tutti i regimi, ma spinge forte soprattutto ai medi (tra i 4.500 e i 7.500 giri), rendendo la moto impegnativa quando si apre il gas tra le curve, nonostante i sistemi di controllo elettronici di ultima generazione. La dotazione comprende infatti piattaforma inerziale a 6 assi, ABS Cornering EVO (con tre livelli di intervento), Traction Control Evo (che funziona anche in curva), Wheelie Control Evo e tre riding mode. La ciclistica è da vera sportiva, con un avantreno reattivo: la forcella ha una taratura morbida nella prima parte dell’escursione e si irrigidisce nella parte finale. Molto "aggressivo" l'attacco della frenata anteriore.
Quale scegliere
È disponibile in versione base, RVE (che ha solo una livrea speciale) ed SP, quest'ultima è più leggera di 3 kg e dotata di sospensioni Öhlins. Vale la spesa se siete piloti molto esperti e sensibili, altrimenti la base è ottima e abbondante.
Pregi e difetti
La posizione di guida è efficace nella guida sportiva, tra le curve è velocissima e l'elettronica è completa.
La posizione di guida tutta "sull’anteriore" la rende inadatta ai viaggi. La frenata è aggressiva nell'attacco, il bicilindrico è molto reattivo al comando del gas e richiede esperienza.
Foto e immagini
Ducati Hypermotard
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