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Ducati Multistrada V2 MY25, moto e motore tutti nuovi

Per la sua nuova crossover di media cilindrata Ducati promette miglioramenti in termini di leggerezza, maneggevolezza e facilità di guida rispetto alla vecchia versione

Ritorno al futuro per la Ducati Multistrada con questo modello inedito che sarà dei concessionari già nel prossimo mese di gennaio. È il primo con il nuovissimo motore bicilindrico appena presentato, una crossover di media cilindrata che compie un notevole miglioramento in termini di leggerezza, maneggevolezza e facilità di guida rispetto alla bicilindrica ancora in gamma, e aggiunge qualcosa in più anche in termini di prestazioni. 

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La linea è stata completamente rivista, così come ciclistica e meccanica

Protegge e rinfresca meglio

È stata ridisegnata tutta la parte estetica naturalmente e mantiene la stessa impronta della nuova Multistrada V4, con linee ispirate ai SUV sportivi e una spiccata differenza di volumi tra la parte anteriore e quella posteriore, rese più armoniche in questa ultima versione. Ci sono diverse soluzioni aerodinamiche studiate per migliorare la protezione e il comfort, il nuovo parabrezza regolabile in altezza è molto protettivo e lo studio ha coinvolto anche i deflettori e gli “Upwash”, convogliatori d’aria laterali integrati nel disegno che mandano aria fresca sulle gambe del conducente. Il frontale è caratterizzato dai nuovi proiettori, dal DRL e dal becco più corto integrato nel cupolino, sono stati ridisegnati e riposizionati anche gli indicatori di direzione, mentre la coda appare molto snella e leggera in virtù del maniglione posteriore più corto.

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Ecco il convogliatore che porta aria fresca sulle gambe del pilota

Il bicilindrico è tutto nuovo

La novità più importante è il motore che già equipaggia Streetfighter V2 e Panigale V2. Si tratta di un bicilindrico a V di 90° con una cilindrata di 890 cm³ e con la novità – trattandosi di un motore Ducati – che qui la distribuzione non è desmodromica ma ha il richiamo delle valvole a molle elicoidali. Il propulsore pesa 54,9 kg nella versione montata sulla Multistrada “base” ed ha permesso di risparmiare 5,4 kg rispetto al Testastretta Evoluzione 11° del precedente modello. L’adozione della fasatura variabile ha portato risultati lusinghieri in termini di prestazioni, erogazione e consumi. La potenza massima è di 115 CV a 10.750 giri/minuto e la coppia è di 92 Nm a 8.250 giri/minuto ma quello che si apprezza maggiormente sono l’erogazione molto fluida alle piccole aperture dell’acceleratore e la coppia sostenuta ai bassi e medi regimi: il 70% è disponibile già a 3.500 giri/minuto, e tra i 3.500 e gli 11.000 giri/minuto non si scende mai sotto il 75%. 

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IL nuovo motore bicilindrico pesa 5,4 kg in meno rispetto a quello vecchio

Impostazione turistica

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Per questa applicazione è stata scelta la versione più turistica del nuovo motore V2, con una rapportatura del cambio che ha prima e seconda marcia più corte per gli spostamenti a bassa velocità, mentre il rapporto finale è stato allungato di due denti (15/40 invece di 15/42) rispetto alle Panigale V2 e Streetfighter V2, per tenere un regime di rotazione più basso nei trasferimenti autostradali. Il cambio a sei marce è dotato del nuovo Ducati Quick Shift 2.0 basato sul sensore di marcia posizionato sul tamburo del cambio: permette di fare a meno del microswitch sulla leva di comando per cui offre una sensazione più precisa sul pedale e una cambiata più veloce.

Migliora il comfort

La nuova Multistrada è anche più confortevole: la posizione di guida è stata ridefinita riducendo il dislivello fra sella e manubrio, sono state ridisegnate le selle di pilota e passeggero e questi ora dispone di maggiore spazio per le gambe ed il busto. È possibile modificare l’altezza della sella regolandola a 850 oppure 830 mm da terra, ma tra gli accessori è disponibile una versione ribassata che permette di scendere fino a 790 mm nel caso della Multistrada V2 con sospensioni semi attive e sistema Minimum Preload attivo, oppure salire fino a 870 mm.

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La sella è stata ridisegnata e ora offre anche più spazio per il passeggero

Ciclistica tutta nuova

È completamente nuova anche la ciclistica perché sono stati completamente riprogettati telaio, telaietto posteriore e forcellone. Il telaio in sé è costituito da una monoscocca in alluminio con funzione di air-box e ospita al suo interno filtro dell’aria, corpi farfallati e circuito carburante completo di iniettori; il motore viene impiegato come elemento portante, integrato al posteriore dal telaietto reggisella a traliccio in acciaio, e su di esso è infulcrato il forcellone a due bracci fuso a bassa pressione in lega di alluminio. Tutto ciò ha permesso di contenere il peso in 199 kg in ordine di marcia senza carburante nella V2, e in 202 kg nella V2 S dotata di sospensioni semi attive, con un risparmio di 18 kg rispetto al passato. Una riduzione di peso con effetti apprezzabili per quanto riguarda maneggevolezza e sforzo al manubrio che risultano di minore entità, così come è necessaria meno forza nelle manovre a motore spento.

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Ruote da 19 e 17

La Multistrada V2 resta un crossover, dunque non è cambiato il diametro dei cerchi in lega di alluminio, gli stessi della Multistrada V4: 19" anteriore e 17" posteriore, con pneumatici Pirelli Scorpion Trail II rispettivamente 120/70 ZR 19 e 170/60 ZR 17. L’impianto frenante è tutto Brembo ed è controllato dall’ABS cornering. Davanti ci sono le pinze radiali monoblocco M50 a quattro pistoncini e due dischi di 320 mm Ø, dietro un disco di 265 mm Ø con pinza flottante.

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Il cruscotto a colori permette di gestire tutto il pacchetto di elettronica

La differenza principale tra Multistrada V2 e V2 S è nelle sospensioni. Sulla prima abbiamo forcella con steli di 45 mm Ø e mono con serbatoio separato montato lateralmente su un leveraggio progressivo fissato al forcellone (entrambi Marzocchi). La V2 S invece ha sospensioni semi attive a controllo elettronico DSS (Ducati Skyhook Suspension) nelle quali la frenatura idraulica in compressione ed estensione di forcella e ammortizzatore è gestita da una centralina; in questa versione 2025 le strategie elettroniche sono state evolute ed è stato aumentato l’effetto antiaffondamento in frenata, mentre il trasferimento di carico in accelerazione è stato ridotto con un miglioramento della precisione di guida. Indipendentemente dal Riding Mode selezionato è possibile scegliere fra i Suspension Mode Dynamic, Comfort o Low Grip.

Comandi al manubrio rivisti

Sono stati ridisegnati i comandi al manubrio per la gestione del pacchetto elettronico, ed è nuovo pure il cruscotto a colori TFT 16:9 da 5”, con interfaccia multi lingua. Il pacchetto elettronico è costituito da ABS Cornering, Ducati Traction Control (DTC), Ducati Wheelie Control (DWC), Ducati Quick Shift (DQS) 2.0 ed Engine Brake Control (EBC). Cinque i Riding Mode disponibili (Sport, Touring, Urban, Enduro e Wet), che intervengono su quattro Power Mode del motore e su ABS cornering, Ducati Traction Control (DTC), Ducati Wheelie Control (DWC) ed Engine Brake Control (EBC), impostati su livelli predefiniti e modificabili dal conducente. Sono di serie Cruise control, presa USB integrata nella plancia, la Ducati Brake light EVO che gestisce il lampeggio di emergenza nelle frenate improvvise e sulla V2 S anche il Ducati Multimedia System per la navigazione turn-by-turn disponibile come accessorio.

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I blocchetti al manubrio sono stati ridisegnati e sono più razionali

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ginomix
Gio, 05/12/2024 - 14:14
Una sola parola, fantastica , peccato x la ruota anteriore da 19 e complimenti x il peso ! Prezzo ?