Prova Ducati Multistrada V2S Traveller: meglio delle "grandi"

La Ducati Multistrada V2S ha poco da invidiare alla versione più grande e potente, equipaggiata con il 4 cilindri. Anzi, è addirittura più godibile per facilità di guida, peso più contenuto, e prestazioni più gestibili. Pure il prezzo è più abbordabile, anche se in assoluto resta elevato. Il bicilindrico Testastretta 11° ha una cilindrata di 937 cm³ e una potenza di 95,3 CV rilevati alla ruota, le sovrastrutture sono snelle per facilitare la vita a bordo, la sella non è troppo alta (83 cm) e il peso in ordine di marcia è di circa 230 kg: niente a che vedere con gli oltre 250 kg rilevati dal nostro centro prove per la Multistrada V4.

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Il gruppo ottico full LED è dotato di cornering lights, cioè di un sistema che aumenta l’illuminazione della strada all’interno della curva, sulla base dell’inclinazione della moto. Il cruscotto dotato di schermo TFT a colori da 5 pollici (predisposto per il Ducati Multimedia System) consente di gestire abbastanza facilmente l’elettronica di bordo. La Multistrada è dotata di 4 riding mode (Sport, Touring, Urban, Enduro) che accordano tutti i sistemi elettronici di borso intervenendo in particolare su mappature motore e sospensioni elettroniche. La piattaforma inerziale IMU a 6 assi permette anche il funzionamento “cornering” di ABS e controllo di trazione.

Ben fatti i blocchetti al manubrio, dotati di grossi tasti retroilluminati per facilitare l’utilizzo nella guida notturna, sono però piuttosto affollati e richiedono un breve periodo di adattamento. La Multistrada V2S Travel offre inoltre di serie le manopole riscaldate, il cavalletto centrale e le borse laterali: la borsa di destra ha una capacità di 26 litri, la sinistra di 30,5 litri.

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Cruscotto e blocchetti al manubrio sono affollati

La posizione di guida è d'attacco ma comoda, col busto a ridosso del largo manubrio, perfetta anche per divertirsi tra le curve: si sta seduti come su una grossa motard. Il comfort è buono: sulla Ducati si viaggia comodi anche in due, grazie alle sospensioni elettroniche e allo spazio disponibile. Infatti, grazie alla sella ampia e ben imbottita, la Multi V2S accoglie bene il passeggero, che dispone di due bei maniglioni ai quali ancorarsi e pedane alla giusta altezza.

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Il bicilindrico Ducati ha un’indole grintosa: pronto ai bassi, ha dei medi vigorosi e un buon allungo. Grazie alla notevole coppia va bene un po’ per tutto, dalla guida sportiva a quella turistica, passando per l’uso di tutti i giorni, anche se in città e più in generale alle andature “tranquille” non è molto regolare. La tenuta di strada è ottima: agile e veloce tra le curve, stabile in rettilineo, la "Multi" è sicura e a suo agio in autostrada come in città. Ma è tra le curve chedà il meglio: agile e reattiva, è rapidissima nello scendere in piega e fulminea in uscita di curve, anche se la ruota anteriore da 19” rende tutto più progressivo. In autostrada torna utile il cruise control, comodo nei lunghi viaggi. Le percorrenze ad andature autostradali sono "solo" di 15,7 km/litro per la Ducati, 17,6 la media: le prestazioni si pagano. 

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Le sospensioni Skyhook sono pressoché perfette e garantiscono sempre l’assetto migliore. Il cambio è rapido e preciso, il comando elettronico è a punto. Bene anche la frizione, morbida nell’azionamento. L’impianto frenante è degno di una sportiva: potentissimo, ma sempre ben modulabile.