Sono crossover "di sostanza": le SRT 700 e 800 X hanno all'anteriore cerchi a raggi da 19" mentre le versioni più stradali montano cerchi d 17" e ruote in lega. A livello di ciclistica troviamo poi un telaio in tubi d’acciaio con forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore regolabile nel precarico molla. Gli impianti frenanti sfoggiano un doppio disco da 320 mm all’anteriore con pinze ad attacco radiale e un disco al posteriore da 260 mm. L'elettronica è limitata all'ABS e allo schermo TFT (da 5" sulla 700, da 7" sulla 800), che si connette allo smartphone. Di serie anche il tris di valigie. Corretta la posizione di guida: la sella è ampia, le pedane centrate e il manubrio largo e rialzato. Il bicilindrico ha un’erogazione regolare “sporcata” però da un effetto on/off soprattutto sulla 700. Bella la grinta ai bassi e medi regimi, soprattutto sulla 800, ma agli alti l’allungo è accompagnato da vibrazioni su manubrio e pedane. L’assetto è abbastanza rigido; tra le curve sono efficaci, mentre nei tornati si sente il peso. Il cambio è preciso ma, in scalata, va azionato con decisione, la frenata è potente ma non aggressiva. In fuoristrada meglio limitarsi alle strade bianche, perché il peso e l’impossibilità di escludere l’ABS sono dei limiti.
Quale scegliere
Puntate sulle versioni base di 700 e 800, hanno il miglior rapporto qualità prezzo della categoria.
Pregi e difetti
Il prezzo concorrenziale, soprattutto per le 700. Il comfort di marcia elevato e la dotazione completa. La componentistica di qualità.
Il bicilindrico della 700 mostra un marcato effetto on/off all'apertura del gas. L'assetto piuttosto rigido per una crossover. Il peso elevato che limita la guida in fuoristrada.
Foto e immagini
QJ Motor SRT
Ti piace questa moto?
Condividi il tuo giudizio! Clicca sulle moto qui sopra per valutare questa moto.