Questa grintosa naked è dedicata ai neopatentati con A2, ma non sottovalutatela perché sfoggia una dotazione "da grande". Il telaio in tubi di acciaio è abbinato a sospensioni WP regolabili nell’idraulica, mentre l’elettronica di serie comprende mappe motore (Street e Rain), controllo di trazione e ABS cornering e launch control per le partenze a razzo. Il cruscotto ha lo schermo a colori TFT mentre la sella bassa (ma poco imbottita) e i fianchi stretti permettono a chiunque di appoggiare i piedi a terra, solo chi supera il metro e 85 sta un po’ stretto. Su strada, il divertimento comincia appena iniziano le curve: ci si trova in un attimo in piega. I cambi di direzione sono un gioco da ragazzi, grazie anche alle sospensioni che offrono un buon sostegno. Il motore ha un’erogazione dolce ai bassi regimi, perfetta per la città, ma sopra i 5.000 giri tira fuori una grinta notevole.
Pregi e difetti
Il motore ha una bella grinta ai medi regimi, molto buona l'agilità tre le curve ma anche nel traffico. Il cambio è morbido e preciso anche nell'uso sportivo.
Il comfort di marcia è limitato dalla sella poco imbottita e dalle sospensioni rigide: buche e pavè si sentono. Scarso lo spazio per il passeggero.
Foto e immagini
KTM 390 Duke
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