Offre un ottimo comfort, altrettanto soddisfacenti la ciclistica e la maneggevolezza nel traffico.
Pratico ed elegante
Le linee affilate e sportive sono eleganti, buono lo spazio per il pilota, così come la capacità di carico: nel sotto sella ci stanno due caschi (un integrale e un jet). Dietro lo scudo ci sono altri due vani (uno dei quali con presa da 12 Volt non USB) per i piccoli oggetti.
Il monocilindrico da 400 cm3 è brillante e assetato il giusto, ed è tenuto sotto a bada da un controllo di trazione (disinseribile) ben a punto. Confermato l’impianto frenante con due dischi anteriori da 260 mm.
Comfort da "gran turismo"
La sella è molto comoda, il supporto lombare regolabile permette di trovare la posizione di guida più adatta alla propria altezza, mentre sulle lunghe pedane è facile trovare la migliore posizione per i piedi. In movimento il Burgman 400 si conferma agile e preciso: la sospensione posteriore a leveraggio progressivo assorbe tutto e mantiene lo scooter incollato alla strada, anche quando si guida “allegri”. Il motore spinge forte da subito e ha un allungo deciso anche ad andature autostradali, mentre i consumi mostrati sul cruscotto sono sempre contenuti (difficile superare i 4 litri per 100 km dichiarati). Ottima la protezione dello scudo, un po’ meno quella del parabrezza dal taglio sportivo. Potente e ben dosabile la frenata.
Perché sì
Il comfort di marcia elevato con la sella comoda per pilota e passeggero
Le pedane profonde che permettono di distendere le gambe
Le finiture curate, “alla giapponese”
La tenuta di strada
Perché no
Il parabrezza stretto che copre poco le spalle e non è regolabile
I vani dietro lo scudo senza serratura
La presa 12 Volt invece che USB
Galleria
Suzuki Burgman 400
Ti piace questa moto?
Condividi il tuo giudizio! Clicca sulle moto qui sopra per valutare questa moto.