È una crossover dalle linee piacevoli e con una ciclistica di qualità: telaio in alluminio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore regolabile nel precarico collegato a un forcellone anch’esso in alluminio. L’impianto frenante sfrutta due dischi, controllati da un valido ABS Bosch disinseribile. La dotazione è completa: la piccola Zontes offre di serie un cruscotto LCD di ampie dimensioni, sistema keyless, due modalità di guida (Eco e Sport), luci a Led, presa USB, leve regolabili e blocchetti elettrici retroilluminati, dai quali si comandano una lunga serie di funzioni tra cui l’apertura della sella, dello sportello del carburante e la regolazione del parabrezza. La posizione di guida mette subito a proprio agio il pilota: il manubrio alto e largo, la sella bassa a 82 cm da terra e il buon bilanciamento permettono a tutti di gestire la 310 senza problemi. Il motore è fluido anche ai bassi, ma dà il meglio ai regimi medio alti, dove si sentono anche leggere vibrazioni su sella, manubrio e serbatoio. In città si apprezza l’assetto morbido delle sospensioni che digeriscono bene persino pavé e rotaie, offrendo anche un buon sostegno quando si guida un po’ “allegramente”. Solo discreta la frenata: ci vorrebbe un pizzico di grinta in più all’anteriore.
Pregi e difetti
La dotazione di serie è ricca e completa, quasi da crossover di media cilindrata. La posizione di guida rialzata è comoda, le sospensioni incassano senza problemi le buche.
I freni vanno strizzati con decisione per sfruttare al meglio la potenza disponibile. L’ABS entra in funzione un po’ troppo al posteriore. La sella è un po’ alta.
Foto e immagini
Zontes ZT-T
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