È una stradale retrò ben fatta, che può contare su una dotazione tecnica di qualità. La versione con motore 350 ha due mappature, selezionabili con un comando al manubrio (Road e Sport), con la Sport che si inserisce automaticamente passati i 7.000 giri. La dotazione comune alle due versioni comprende poi ABS, frizione antisaltellamento, forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore. L’impianto frenante può contare su un grande disco anteriore con pinza radiale a 4 pistoncini e su un disco posteriore con pinza a doppio pistoncino. Ci sono poi l’accensione keyless, il sistema che avverte se la pressione degli pneumatici è insufficiente, la doppia presa USB per la ricarica dei cellulari, i blocchetti al manubrio con pulsanti retroilluminati e leve e pedali di cambio, freni e frizione regolabili. La posizione in sella è ben studiata, mentre in movimento si apprezza il peso contenuto e la facilità con cui si manovra in mezzo al traffico. Il motore dà il meglio ai medi regimi, sfoderando anche un discreto allungo. Il cambio invece è abbastanza rapido, ma alle volte tende ad impuntarsi se usato senza riguardi. La frenata è adeguata alle prestazioni, anche se per tirare fuori tutta la potenza l'anteriore va azionato con decisione. La forcella ha una taratura un po’ rigida; si apprezza nella guida “sportiva”, ma limita il comfort sulle strade rovinate.
Quale scegliere
La 125 per cominciare o se si ha solo la patente B, ma è con il motore 350 che ci si diverte davvero.
Pregi e difetti
La cura costruttiva è buona e la dotazione completa. Il monocilindrico è facile da gestire però non delude nelle prestazioni.
Il cambio, se usato senza troppi riguardi, tende ad impuntarsi, la forcella piuttosto rigida limita il comfort di marcia. Il freno anteriore ha bisogno di un'azione decisa sulla leva.
Foto e immagini
Zontes ZT-GK
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