Questa piccola naked ha poco da invidiare alle grandi: monta un motore monocilindrico raffreddato a liquido, telaio e forcellone in alluminio e freni a disco. La forcella invece è a steli rovesciati e il monoammortizzatore regolabile nel precarico. Di serie abbiamo poi una leggera batteria agli ioni di litio, un impianto luci “full led” e sistema di accensione con smart key. L’apertura della sella e del tappo del serbatoio benzina è a comando elettrico attraverso i tasti sul manubrio, mentre sulla destra, appena sotto il serbatoio, c’è una porta USB per caricare il cellulare. Sella comoda, pedane leggermente arretrate, manubrio alto e largo il giusto: la posizione di guida è naturale e poco affaticante. Il motore sfodera un bello spunto già ai bassi regimi e un discreto allungo, ma sopra i 5.000 giri si sente anche qualche vibrazione su manopole e pedane. Le sospensioni hanno una taratura piuttosto rigida e mal digeriscono le buche. La frenata è adeguata alle prestazioni: l’anteriore va azionato con decisione, il posteriore è ben dosabile.
Pregi e difetti
La dotazione di serie è ricca, la posizione di guida comoda permette di controllare al meglio la moto. Il cambio è morbido e preciso negli innesti.
Oltre i 5000 giri si sentono delle vibrazioni evidenti su pedane e manopole. L’assetto morbido delle sospensioni va un po’ in crisi se si guida con comandi bruschi.
Foto e immagini
Zontes ZT-R
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