È uno dei modelli più rappresentativi di MV Agusta: un perfetto connubio tra le linee del glorioso passato e il presente della casa di Schiranna. La posizione di guida è scomoda: pedane arretrate e mezzi manubri bassi si apprezzano tra le curve, ma quando si va piano fanno soffrire. La sella spaziosa ma poco profonda inoltre impedisce ai piloti più alti di mettersi “in carena”. La tecnica è quella della F3: tre cilindri con albero motore controrotante, telaio a traliccio in tubi con piastre di alluminio, forcellone monobraccio, impianto frenante Brembo con pinze monoblocco e sospensioni regolabili. La gestione elettronica comprende quattro mappe motore, cambio elettronico, launch control e il traction control con otto livelli di intervento e funzione cornering, come l'ABS. Il motore spinge forte già ai bassi regimi, ma dà il meglio ai medi e alti, preciso ma “secco” negli innesti il cambio elettronico.Tra le curve la Superveloce è rapida, l’avantreno infonde sicurezza sia negli inserimenti, sia nelle staccate al limite.
Quale scegliere
La Superveloce base ha tutto quello che serve anche se la Superveloce S si distingue per i cerchi a raggi, sella in alcantara marrone e il kit Racing con codino monoposto, scarico Arrow a tre uscite e relativa centralina elettronica con mappatura dedicata. La 98 è una serie speciale della S con colorazione esclusiva.
Pregi e difetti
Ha una linea unica e una tenuta di strada perfetta: è velocissima nello scendere in piega e precisa in percorrenza di curva La dotazione è di alto livello.
La posizione di guida è scomoda, il passeggero non è calcolato, la leva della frizione non è regolabile, un peccato su una moto di questo calibro.
Foto e immagini
MV Agusta Superveloce
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