Le Alp sono scrambler perfettamente a loro agio sugli sterrati e in città, dove possono sostituire senza problemi gli scooter. La 200 va bene per chi è alle prime armi, mentre con la 4.0 e la X si possono affrontare anche tratti in fuoristrada più impegnativi. Sono spinte da motori monocilindrici e sono leggere, l'impronta fuoristradistica è sottolineata anche dalla ruota anteriore da 21" per la 200 e per la 4.0, mentre la X davanti si affida ad un cerchio da 19" per essere più efficace su asfalto. Per tutte ci sono forcella tradizionale e monoammortizzatore regolabile nel precarico a lunga escursione. La posizione di guida è comoda, solo chi è sul metro e 80 sta con le gambe un po’ troppo piegate sulla 200. In compenso, grazie alla sella bassa e ai fianchi stretti tutti riescono a mettere i piedi a terra con sicurezza. La 200 è omologata "monoposto", mentre 4.0 e X sono biposto. Le marce corte aiutano in partenza, l'erogazione è regolare e si può viaggiare a bassi regimi anche con i rapporti più alti. La Alp 200 va bene su sterrati e sentieri poco impegnativi, mentre con la 4.0 si può fare off road più impegnativo. La X è un giusto compromesso per utilizzi su asfalto e sterrati.
Quale scegliere
La Alp 200 è perfetta come prima moto per prendere confidenza anche con gli sterrati, la Alp 4.0 è quella che affronta meglio il fuoristrada anche più "complicato" (ma non estremo), mentre la X si rivolge a chi fa un utilizzo più "cittadino": grazie alle sospensioni a lunga escursione, buche e pavè non sono un problema.
Pregi e difetti
La maneggevolezza è molto buona, la facilità di guida è elevata e i consumi sono contenuti.
Sulla 200 la frizione, se usata senza riguardi, strappa un po’. I blocchetti al manubrio sono un po’ economici.
Foto e immagini
Betamotor Alp
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