È una custom in scala ridotta, perfetta per i ragazzi freschi di patente A1, ma interessante anche per i fratelli maggiori, visto che si guida con la patente B dell’auto. Grazie alla sella a soli 72 cm da terra, anche chi è “corto” di gamba mette i piedi a terra con sicurezza. Il cruscotto digitale ha un solo elemento con schermo lcd, mentre il reparto sospensioni si affida a una forcella telescopica e a una coppia di ammortizzatori con serbatoio del gas separato. Il motore è un monocilindrico piuttosto tranquillo, che vibra agli alti regimi ma è anche poco assetato, la casa dichiara poco più di 2 litri per 100 km. L’impianto frenante con due dischi sfrutta un sistema di frenata combinata, ma l’anteriore è poco incisivo e va strizzato con decisione. La posizione di guida è da vera custom: il manubrio è largo il giusto, le pedane sono avanzate e la sella “rasoterra”. I più alti però stanno con le gambe troppo piegate.
Pregi e difetti
Il peso contenuto rende facile la guida, la sella bassa permette a tutti di mettere i piedi a terra con sicurezza e di manovrare senza problemi. La maneggevolezza è buona.
Il cambio è poco preciso, la frenata non è delle migliori, l’anteriore va strizzato con decisione, mentre il posteriore tende a bloccare. Il motore agli alti regimi trasmette vibrazioni ben avvertibili.
Foto e immagini
Keeway K-Light
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