La gamma motard della casa di Biandronno comprende una sportiva 500 e una “entry level” 125 entrambe con dotazioni di qualità. La ciclistica vede al lavoro un telaio monotrave a doppia culla in acciaio, nessuna regolazione per le sospensioni della 125: la forcella a steli rovesciati ha un diametro di 41 mm, mentre il mono posteriore sfrutta lo schema Soft Damp aleveraggi progressivi. Di pregio invece quelle montate sulla 500, con forcella da 48 mm e mono della giapponese Kayaba, completamente regolabili. La 125 per la frenata si affida ad un disco da 300 mm all'anteriore dotato di ABS (non obbligatoio), la 500 inverce sfoggia un disco da 320 mm con pinza radiale. Tra le curve le SM sono uno spasso, velocissime nello scendere in piega e nei cambi di direzione, con un avantreno sempre preciso e stabile. La taratura delle sospensioni è un buon compromesso, si guida forte tra le curve e non si soffre troppo sullo sconnesso ma le buche più accentuate si sentono. Bene la frenata. Il 125 è unpo' vuoto ai bassi regimi, il 500 è molto cattivo e va gestito con attenzione.
Quale scegliere
La 125 per i ragazzi, la 500 per chi ha già una buona esperienza.
Pregi e difetti
La dotazione è ricca e la frenata potente. Il monocilindrico della 125 sfoggia una erogazione piena a tutti i regimi, la 500 è potente e leggera.
L'altezza della sella è poco adatta ai piloti più minuti che toccano terra con la punta dei piedi (soprattutto sulla SM 500 R), il comfort di marcia è limitato dalla sella dura e dalla taratura delle sospensioni rigida.
Foto e immagini
SWM SM
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