Questa grintosa naked offre spazio per piloti di tutte le taglie e ha una posizione di guida naturale, poco caricata sui polsi. La ciclistica è solida: telaio in tubi di acciaio e forcellone con capriata di rinforzo collegato al monoammortizzatore, privo di regolazioni come la forcella a steli rovesciati. L’impianto frenante sfrutta due dischi (da 300 mm anteriore e da 240 mm posteriore) con profilo a margherita e ABS. Oltre alla strumentazione con display LCD, la SK01 offre di serie anche la radio, con i comandi all’estremità del serbatoio: l’assenza di un riparo dall'aria rende però difficoltoso l’ascolto. Il motore monocilindrico ha un’erogazione lineare, ma dà il meglio ai medi dove la spinta si fa più decisa. Discreto l’allungo, ma agli alti regimi si sentono vibrazioni su manubrio e pedane. Tra le curve è agile e sfoggia un avantreno preciso, la frenata è adeguata, ma le leve vanno azionate con decisione. Preciso il cambio in inserimento, meno in scalata.
Pregi e difetti
La posizione di guida è comoda e c'è spazio per piloti di tutte le taglie, il motore è facile da gestire ma con una bella grinta ai medi e alti regimi.
Il motore spinge poco ai bassi regimi e trasmette parecchie vibrazioni agli alti. La frenata è potente il giusto ma richiede un certo sforzo sulle leve.
Foto e immagini
Orcal SK01
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