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Ducati Hypermotard 950: supermoto per smanettoni!

Motore più vigoroso a tutti i regimi, posizione di guida migliorata e un ricco pacchetto elettronico di serie per la rinnovata "funbike" bolognese, disponibile in versione normale da strada e SP, più "ricca" e valida anche in pista. Promette tanto divertimento, soprattutto in circuito, ma richiede buona capacità ed esperienza di guida 
La Hypermotard è stata rinnovata completamente, tornando sotto alcuni aspetti "alle origini". L’estetica di questa terza serie infatti è di nuovo ispirata alle motard da competizione come la prima serie: in Ducati hanno rispolverato addirittura il mitico doppio scarico sottosella, nonché il corto “becco” frontale, sopra al quale però c'è un faro a led con DRL (Daytime Running Light). Non ci sono invece le frecce anteriori, perché sono  integrate nei paramani (e ora si spengono da sole in curva). Ma non è l'ennesima "operazione nostalgia": la posizione di guida garantisce una guida divertente quanto e più dell'antenata e la dotazione di serie offre un raffinato "pacchetto elettronico" che valorizza ed esalta le doti della ciclistica. 



Motore più potente
La nuova Hypermotard è spinta dall’apprezzato bicilindrico Testastretta 11° da 937 cm3 in versione profondamente rinnovata: è stato alleggerito di 1,5 kg ed eroga ben 114 CV a 9.000 giri (4 più di prima) con una coppia massima di 9,8 kgm a 7.250 giri (ma disponibile già per l’80% a 3.000 giri). Per ottenere questi risultati ci sono pistoni riprogettati con rapporto di compressione portato a 13,3:1 (contro i 12,6:1 della versione precedente) e camme di scarico con un nuovo profilo. Tra le altre novità del motore, i coperchi frizione e alternatore ridisegnati e più leggeri, il tamburo del cambio alleggerito, il tendicinghia in alluminio anziché in acciaio e i coperchi delle teste in magnesio. La frizione in bagno d’olio con sistema antisaltellamento è dotata di sistema che riduce lo sforzo per azionarla. 
La strumentazione con display TFT a colori ha design e interfaccia ispirati a quello della Panigale V4; curatissimi i blocchetti a manubrio.

Dotazione elettronica completa
Tanta l'elettronica: troviamo la piattaforma inerziale a 6 assi di Bosch in grado di rilevare angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio della moto e un pacchetto di "aiutini" degno di una Superbike con ABS Cornering EVO (con tre livelli di intervento), Ducati Traction Control Evo (che funziona anche  in curva), Ducati Wheelie Control Evo e tre riding mode (Sport, Touring e Urban).

Nuovo telaio
Le linee aggressive della Hypermotard 950 vestono un nuovo telaio a traliccio in tubi d'acciaio a sezione differenziata (pesa un chilo in meno rispetto al modello precedente), ma le sovrastrutture ridotte al minimo lasciano in bella vista la meccanica e il telaietto reggisella. Tutto questo ha effetti positivi anche sulla bilancia: l'Hypermotard è davvero leggera, pesa solo 200 kg in ordine di marcia (4 kg meno rispetto al modello precedente) grazie a nuovi cerchi, a dischi freno con flange in alluminio, alla forcella Marzocchi con foderi e steli in alluminio e allo studio attento di ogni particolare.
 
 
Sulla "Hyper" troviamo freno e frizione idraulica con pompe radiali e serbatoi oli separati; il telaio è tutto nuovo
Ciclistica sportiva 
Raffinata la ciclistica: la forcella Marzocchi completamente regolabile ha foderi e steli in alluminio da 45 mm di diametro ed escursione ruota di 170 mm. Completamente regolabile anche l'ammortizzatore Sachs con escursione di 150 mm. Belli i cerchi fusi in alluminio con 3 razze a Y che "calzano" gomme Pirelli Diablo Rosso III. L’impianto frenante anteriore è caratterizzato da una coppia di pinze radiali monoblocco M4.32 Brembo a 4 pistoncini, azionate da pompa freno radiale con leva regolabile su 5 posizioni; all'anteriore, i dischi sono da 320 mm di diametro con flange in alluminio (che hanno permesso un risparmio totale di 600 grammi), mentre al posteriore troviamo un singolo disco da 245 mm di diametro, su cui lavora una pinza Brembo. 
 
Poderosi i dischi anteriori da 320 mm di diametro; il cambio elettronico è di serie sulla versione 950 SP e disponibile come optional sulla 950.

Nuova ergonomia
La posizione in sella è stata rivista, per offrire un miglior controlllo abbiamo un manubrio più aperto, fianchi più stretti e una nuova seduta che facilita i movimenti durante la guida sportiva e permette di appoggiare meglio i piedi a terra grazie all’arco del cavallo ridotto di ben 53 mm. 

C'è anche la SP per gli "smanettoni"
Per chi vuole una moto più performante, è disponibile la Hypermotard 950 SP. L'aspetto è ancora più grintoso grazie a grafiche specifiche. La dotazione comprende sella piatta, sospensioni Öhlins completamente regolabili a corsa maggiorata (+15 mm all’anteriore e +25 mm al posteriore) che garantiscono un maggiore angolo di piega (+3°), cerchi forgiati Marchesini con gomme Pirelli Diablo Supercorsa SP, cambio elettronico Ducati Quick Shift (DQS) Up and Down EVO e particolari in carbonio come il parafango anteriore. Una ricca dotazione che ha permesso anche di ridurre il peso a 198 kg in ordine di marcia, 2 kg meno rispetto alla versione standard e 3 kg in meno rispetto al modello precedente.
La versione SP (in primo piano) e la "standard" affiancate; ad accomunarle il doppio scarico sottosella. 

Sempre connessa
La nuova Hypermotard 950 è predisposta per Ducati Multimedia System (DMS), il sistema che consente di connettere la moto allo smartphone e gestirne le funzionalità multimediali più importanti (ricezione telefonate, notifica sms, ascolto musica) attraverso i pulsanti al manubrio, visualizzando le informazioni sul cruscotto. La nuova Hypermotard sarà disponibile dai concessionari da metà febbraio al prezzo rispettivamente di 12.690 euro per la versione "standard" e 16.390 euro per la SP.

Come va
Su strada è davvero una "hypermotard": si guida a ridosso del largo manubrio, sembra di tenere con le mani la ruota anteriore. La posizione in sella è migliorata rispetto alle precedenti versioni, si sta più inseriti nella moto e non sopra (o peggio “appesi” al manubrio): ora il pilota sente meglio le reazioni della Hypermotard e può assecondarle, a tutto vantaggio della confidenza e dell'efficacia di guida su strada.  



Motore potente e corposo
Anche il motore ci è piaciuto tantissimo: in questa versione ha perso il carattere ruvido e “spigoloso “ delle precedenti Hyper, ma non la prontezza da sportivo. Ha un’erogazione sempre regolare, spinge forte già da 3.500 giri, ha dei medi strepitosi, dà il meglio di sé tra i 4.500 e i 7.500 giri e, all’occorrenza, non disdegna di allungare fino a 10.000 giri, quando interviene il limitatore. Nonostante ci sia un pacchetto elettronico di primo livello a dare una mano, le prestazioni della Hypermotard impegnano a fondo il pilota che deve anche gestire un avantreno molto reattivo tra le curve. Questa Ducati infatti è fin troppo scattante sui percorsi guidati, col risultato che se si va veloce e non si è ben allenati, ci si stanca in fretta. Insomma è una moto divertente, ma riservata agli smanettoni, non certo una stradale da passeggio. Non a caso nel catalogo accessori della Casa non sono previsti né un set di borse laterali né un bauletto.



Ciclistica sportiva, ma...

La ciclistica è altrettanto sportiva, anche se la forcella ha una taratura morbida nella prima parte dell'escursione, per poi diventare ben sostenuta nella parte finale; una scelta precisa di Ducati per gestire meglio i trasferimenti di carico tipici della guida da motard, che "impone" di caricare l’anteriore e alleggerire il posteriore per facilitare le derapate. Parecchio aggressiva invece la frenata dell’anteriore: per fortuna l’ABS funziona molto bene ed è settabile su 3 livelli di intervento, quindi è facile trovare quello più adatto ai propri gusti e al proprio stile di guida.

 



In pista dà il meglio
Ma è in pista che la Hypermotard 950 dà il meglio di sé e si può sfruttare a fondo. La versione SP in particolare è perfetta per divorare i cordoli, non fa rimpiangere le sportive carenate. Ben sostenuta sulle sospensioni Öhlins, entra in piega con cattiveria, per poi "sparare" il pilota fuori dalle curve: bisogna aggrapparsi al manubrio per contrastare la grinta del bicilindrico bolognese, reso ancora più cattivo dallo scarico Termignoni con terminale  singolo, optional da 2.257 euro montato sul modello in prova. E poi c’è il cambio elettronico che snocciola le marce in sequenza senza dovere intervenire sulla frizione. La Hypermotard dunque, soprattutto in versione SP è un’autentica Ducati “di carattere”, veloce e divertente. D'altro canto non è una moto per tutti: richiede impegno ed esperienza per sfruttare a fondo la sua ciclistica divertente e precisa. Da “digerire” anche l’imbottitura della sella dura e i retrovisori piuttosto economici, specie considerato il prezzo della moto.
 


 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motorebicilindrico a L
Cilindrata (cm3)937
Raffreddamentoa liquido
Alimentazionea iniezione
Cambioa sei rapporti
Potenza CV (kW)/giri114 (84)/9.000
Freno anteriorea doppio disco
Freno posteriorea disco
Velocità massima (km/h)nd
Dimensioni
Altezza sella (cm)87
Interasse (cm)149,3
Lunghezza (cm)nd
Peso (kg) - in odm200
Pneumatico anteriore120/70-17"
Pneumatico posteriore180/55-17"
Capacità serbatoio (litri)14,5
Riserva litrind


 

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Ducati Hypermotard 950 2019

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