Yamaha MT-03, compatta e agile
Pesa poco e ha la sella bassa. Il motore dà il meglio agli alti regimi, ma sui percorsi con molte curve ci si diverte parecchio. Il prezzo è corretto, le finiture soddisfacenti
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€ 5.090
Foto e immagini
Come è fatta
Con la MT-03, la famiglia delle MT è ora completa: parte dalla MT 125 e passando per MT-07 (700 cm3), MT-09 e Tracer (850 cm3), arriva ai 1000 cm3 della potentissina MT-10. Per realizzare la nuova naked intermedia, Yamaha ha sfruttato la base tecnica della YZF-R3. Il motore è lo stesso bicilindrico da 321 cm3 con raffreddamento a liquido, quattro valvole per cilindro e potenza massima di 42 CV a 10.750 giri. Uguale anche il telaio in tubi d’acciaio con schema a diamante e il forcellone asimmetrico (sempre in acciaio) con capriata di rinforzo sulla destra. L’impianto frenante (dotato di ABS di serie) vede al lavoro un disco anteriore da 298 mm con pinza a doppio pistoncino ad attacco tradizionale e un disco posteriore da 220 mm con pinza a singolo pistoncino. Molto buono il peso di soli 168 kg in ordine di marcia (quindi con tutti i liquidi e il pieno di benzina): quel che ci vuole per mettere a proprio agio anche chi ha poca esperienza.
A livello di sospensioni troviamo una forcella con steli da 41 mm (non regolabile) e un classico monoammortizzatore in posizione centrale. La sella è bassa (78 cm) e il manubrio bello largo. Convincono anche le finiture: la MT-03 è fatta bene, sfoggia dettagli “da grande”, come le ruote a 10 razze, il faro posteriore e le luci di posizione a led e una cura costruttiva “alla giapponese”. La MT-03 è già disponibile dai concessionari in due livree (nero lucido e grigio/blu) a un prezzo corretto, in linea con quello delle dirette concorrenti.
Come va
La posizione di guida è comoda, col busto eretto e le braccia distese verso il largo manubrio: si ha subito la sensazione di avere tutto sotto controllo. Lo spazio a disposizione è abbondante, anche i piloti alti, intorno al metro e ottanta, si trovano bene. In movimento la MT risulta facile e leggera, si guida senza impegno e la sella bassa (78 cm) permette di mettere i piedi a terra con sicurezza. Il motore riprende senza esitare dai 2.000 giri, ma la spinta comincia a essere vigorosa solo tra i 5 e i 6.000 e il meglio arriva ancora più avanti, da 8.000 giri in su fino a 13.000 giri. Sui percorsi con molte curve la MT-03 è molto divertente: stabile e precisa, imposta rapida le curve e anche la frenata è efficace, a patto di azionare con decisione il comando.
Con la MT-03, la famiglia delle MT è ora completa: parte dalla MT 125 e passando per MT-07 (700 cm3), MT-09 e Tracer (850 cm3), arriva ai 1000 cm3 della potentissina MT-10. Per realizzare la nuova naked intermedia, Yamaha ha sfruttato la base tecnica della YZF-R3. Il motore è lo stesso bicilindrico da 321 cm3 con raffreddamento a liquido, quattro valvole per cilindro e potenza massima di 42 CV a 10.750 giri. Uguale anche il telaio in tubi d’acciaio con schema a diamante e il forcellone asimmetrico (sempre in acciaio) con capriata di rinforzo sulla destra. L’impianto frenante (dotato di ABS di serie) vede al lavoro un disco anteriore da 298 mm con pinza a doppio pistoncino ad attacco tradizionale e un disco posteriore da 220 mm con pinza a singolo pistoncino. Molto buono il peso di soli 168 kg in ordine di marcia (quindi con tutti i liquidi e il pieno di benzina): quel che ci vuole per mettere a proprio agio anche chi ha poca esperienza.
A livello di sospensioni troviamo una forcella con steli da 41 mm (non regolabile) e un classico monoammortizzatore in posizione centrale. La sella è bassa (78 cm) e il manubrio bello largo. Convincono anche le finiture: la MT-03 è fatta bene, sfoggia dettagli “da grande”, come le ruote a 10 razze, il faro posteriore e le luci di posizione a led e una cura costruttiva “alla giapponese”. La MT-03 è già disponibile dai concessionari in due livree (nero lucido e grigio/blu) a un prezzo corretto, in linea con quello delle dirette concorrenti.
Come va
La posizione di guida è comoda, col busto eretto e le braccia distese verso il largo manubrio: si ha subito la sensazione di avere tutto sotto controllo. Lo spazio a disposizione è abbondante, anche i piloti alti, intorno al metro e ottanta, si trovano bene. In movimento la MT risulta facile e leggera, si guida senza impegno e la sella bassa (78 cm) permette di mettere i piedi a terra con sicurezza. Il motore riprende senza esitare dai 2.000 giri, ma la spinta comincia a essere vigorosa solo tra i 5 e i 6.000 e il meglio arriva ancora più avanti, da 8.000 giri in su fino a 13.000 giri. Sui percorsi con molte curve la MT-03 è molto divertente: stabile e precisa, imposta rapida le curve e anche la frenata è efficace, a patto di azionare con decisione il comando.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | 2 cilindri 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 321 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 42(30,9)/10750 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 78 |
Interasse (cm) | 238 |
Lunghezza (cm) | 209 |
Peso (kg) | 168 |
Pneumatico anteriore | 110/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 140/70 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 14 |
Riserva litri | nd |
Yamaha MT-03 2016
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