Ducati Multistrada V4S Grand Tour, tecnologia e passione
La Grand Tour è la Multistrada V4S più tecnologica di sempre, oltre alla nuova colorazione la maxi crossover di Borgo Panigale sfoggia una dotazione ricchissima
Foto e immagini
La Multistrada Grand Tour ha tutto quello che serve per viaggiare in sicurezza. Esteticamente è riconoscibile per la livrea nero/grigio con telaio rosso e forcellone nero, valigie laterali (da 60 litri), faretti supplementari e cavalletto centrale. Altri accessori compresi nel prezzo sono sella e manopole riscaldabili, tappo del serbatoio “hands free”, sensore della pressione degli pneumatici (TPMS) e il vano per alloggiare e ricaricare lo smartphone climatizzato. Debuttano anche nuovi condotti (richiudibili) che portano aria fresca sulle gambe del pilota e limitano il calore trasmesso del V4, mentre il manubrio è privo di silent block per migliorare il feeling con l’avantreno.
V4 Granturismo e “semiattive”
Il motore V4 Granturismo 1158 cm3 non cambia, ha 170 CV e 125 Nm di coppia massima e monta il sistema che spegne i cilindri posteriori quando gira al minimo, diminuendo il calore trasmesso e ottimizzando anche i consumi.
Confermato il telaio monoscocca in alluminio così come le sospensioni, forcella con steli da 50 mm e monoammortizzatore a regolazione elettronica dotati di sistema Auto Leveling che regola automaticamente l’assetto tenendo conto del peso a bordo. Tutto Brembo l’impianto frenante, pinze monoblocco M50 Stylema radiali a 4 pistoncini e dischi da 330 mm all’anteriore e singolo disco da 265 mm al posteriore.
Il massimo per la GT
L’elettronica è il fiore all’occhiello della Grand Tour, che sfoggia la dotazione più completa mai montata su una moto di Borgo Panigale.
Immancabile la piattaforma inerziale IMU con comando del gas ride by wire multimappa, controllo di trazione e ABS cornering, antimpennata e power mode per gestire l’erogazione del V4. Alla sicurezza contribuiscono i radar: quello anteriore è collegato al cruise control adattivo che tiene sotto controllo la distanza dal veicolo che precede, agendo su acceleratore e freni per mantenerla costante. Il radar posteriore è invece collegato al Blind Spot Detection che rileva la presenza di veicoli nell’angolo “cieco” e segnala il possibile pericolo con una spia posizionata sull’estremità degli specchietti retrovisori.
Ci sono poi il Vehicle Hold Control che facilita le partenze in salita, i sistemi Minimum Preload che riduce l’altezza della moto semplificando le manovre da fermi o a bassa velocità e Easy Lift che facilita il sollevamento sul cavalletto laterale. L’impianto luci full Led ha fari cornering che illuminano l’interno della curva, mentre il Ducati Brake Light attiva i lampeggianti nelle frenate d’emergenza.
Informati e Connessi
Il cruscotto della Grand Tour è un vero computer di bordo. Lo schermo da 6,5” a colori visualizza tutte di viaggio e i settaggi dell’elettronica. Inoltre scaricando l’app Ducati Connect è possibile gestire chiamate e messaggi in entrata e accedere al navigatore satellitare con la funzione mirroring dello smartphone.
Come va
La posizione di guida è comoda: la sella accogliente e regolabile e il manubrio largo rendono la crossover bolognese adatta a piloti di ogni statura. La sicurezza garantita dai sistemi elettronici è elevata, si nota soprattutto nei trasferimenti autostradali, dove si apprezzano radar e cruise control adattivo e le sospensioni intelligenti che permettono a pilota e passeggero di viaggiare in prima classe.
Inoltre i nuovi condotti che portano aria fresca sulle gambe del pilota rendendo la convivenza con il V4 meno difficile, anche se nelle soste al semaforo il calore torna a farsi sentire. Il cupolino ripara bene e si può regolare manualmente con facilità, anche in movimento.
Carattere da… Ducati
Il V4 spinge forte ad ogni regime ma grazie ai riding mode riesce ad essere anche ben trattabile. Tra le curve la Grand Tour mostra il suo carattere sportivo: ciclistica svelta nello scendere in piega e rigorosa, sospensioni elettroniche perfette e il V4 sempre pronto a tirare fuori gli artigli. Solo nei rapidi cambi di direzione e sui tornanti più stretti i 240 kg in ordine di marcia si fanno sentire, richiedendo comandi decisi sulla sella e sul manubrio, che, grazie alla rimozione dei silent block, offre un feeling maggiore con l’avantreno ma trasmette anche qualche vibrazione in più.
Carta d'identità
Motore | 4 cilindri 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 1158 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 170 (125)/10500 |
Freno anteriore | a doppio diaco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Altezza sella (cm) | 84/86 |
Interasse (cm) | 156,6 |
Lunghezza (cm) | nd |
Peso (kg) | 215 |
Pneumatico anteriore | 120/70-19" |
Pneumatico posteriore | 170/60-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 22 |
Riserva litri |
Ducati Multistrada V4 S Grand Tour 2024
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