Ducati Diavel 1260 S: ancora più veloce
La nuova Ducati Diavel ha 159 CV, elettronica da SBK e il bicilindrico Testastretta con fasatura variabile. Comoda la posizione di guida, adatta a piloti di tutte le taglie, precisa le tenuta di strada ed elevatissime le prestazioni
Dopo 8 anni e 35.000 esemplari venduti in tutto il mondo, Ducati ha messo mano alla Diavel, rendendola ancora più potente ed efficace. La linea è sempre “muscolosa”, ma ora decisamente più filante, con serbatoio del carburante stretto tra le gambe ma largo all’estremità opposta, con le prese d’aria che ne aumentano il volume. Rastremata e filante invece la coda che grazie al portatarga infulcrato nel forcellone lascia il cerchio da 17” (forgiato e lavorato sulla versione S) con in bella vista il “gommone” da 240” (Diablo Rosso III realizzato in esclusiva da Pirelli).
Si sta comodi
Migliorata la posizione di guida: le pedane sono in posizione centrale, il manubrio largo il giusto mentre la sella, comoda e ben imbottita, è stretta nella parte vicina al serbatoio per facilitare i movimenti del pilota. I nuovi fanali “full Led” hanno all’anteriore il sistema DRL, mentre il piccolo cruscotto con schermo TFT a colori da 3,5” ha quattro modalità di visualizzazione, tre collegate ai riding mode e la novità Default che mostra invece solo il minimo indispensabile. Col sistema DMS (Ducati Multimedia System) è anche possibile collegare lo smartphone via bluetooth, per gestire chiamate e messaggi SMS. Curatissimi anche i blocchetti elettrici con i tasti retroilluminati in rosso. Disponibile in due colorazioni, grigio e nero o tutta nera, entrambe con telaio rosso, la Diavel S costa 22.990 euro. Il prezzo scende a "soli" 19.990 euro per la versione base, offerta solo in grigio con telaio nero.


Potenza controllata
Il cuore della Diavel è il bicilindrico DVT da 1262 cm3 con sistema di fasatura variabile, capace di erogare una potenza di ben 159 CV a 9.500 giri e 13,1 Kgm di coppia. Si tratta dell'unità già utilizzata sulla cruiser XDiavel e sulla Multistrada, ma rivista nella gestione elettronica per essere ancora più efficace nella guida sportiva. In effetti il pacchetto di controlli elettronici è degno di una superbike: di serie c'è la piattaforma inerziale IMU a 6 assi, che gestisce l’ABS Cornering EVO con tre livelli di intervento collegati ai Riding Mode (Sport, Touring e Urban con potenza ridotta a “soli” 100 CV), il Ducati Traction Control Evo (con 8 livelli di intervento), il Ducati Wheelie Control Evo (con 8 livelli di intervento) e il Ducati Power Launch Evo, per partenze da vera “dragster” in sicurezza. Di serie c’è anche il Cruise Control, mentre il cambio assistito elettronicamente (sia in inserimento che in scalata) è di serie solo sulla Diavel S, mentre è optional sulla “base”.


Sospensioni da sportiva
Nuovi il telaio a traliccio in acciaio che sfrutta il motore come parte stressata, il telaietto posteriore e il forcellone, che ora è più corto. Il motore invece è più lungo, è stato spostato all’indietro e ha fatto aumentare l’interasse che passa da 1.580 a 1.600 mm, cambia anche l’inclinazione della forcella da 28° scende a 27°. Per migliorare il comfort invece l’escursione della sospensione posteriore aumenta di 10 mm (da 120 a 130 mm), sulla Diavel S troviamo pacchetto Öhlins, con forcella da 48 mm e monoammortizzatore completamente regolabili, mentre sulla Diavel base ci sono forcella da 50 mm e mono Marzocchi.


Come va
La posizione di guida della Diavel è comoda, la sella è ben imbottita e bassa e, grazie anche ai fianchi stretti, va bene per piloti di tutte le taglie. Il bicilindrico spinge forte a tutti i regimi e già in mappa Touring, la più sfruttabile, sfodera una grinta da naked sportiva. Selezionata la mappa Sport il discorso cambia: l’erogazione è più ruvida ma anche più pronta al comando del gas, la Diavel diventa una “belva” per piloti esperti, capaci di tenere a bada l’esuberanza del bicilindrico che è meno "sorvegliato" dai controlli elettronici.

Si guida bene
Nelle curve a medio e lungo raggio la Diavel dà il meglio di sé, mentre nello stretto e nei tornanti richiede più impegno e una guida “decisa”. Sella ben sagomata e fianchi stretti lasciano al pilota libertà di movimento, nonostante la posizione centrale delle pedane diminuisca la luce a terra nelle “pieghe” più accentuate, si arriva comunque a sfruttare quasi tutta la spalla del “gommone” posteriore da 240”. Stabilità e precisione di guida sono garantite da un reparto sospensioni di pregio, caratterizzato da una taratura corretta, buon compromesso tra comfort di marcia e guida sportiva. L’avantreno è rapido e preciso, granitico una volta in traiettoria e grazie all’ABS con funzione cornering, facile da "correggere" a moto inclinata. Inappuntabile il cambio elettronico che funziona in scalata e inserimento, assistito da una frizione antisaltellamento morbida da azionare.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 1.262 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 156 (117)/9.500 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 78 |
Interasse (cm) | 1600 |
Lunghezza (cm) | nd |
Peso (kg) | 218 |
Pneumatico anteriore | 120/70-17" |
Pneumatico posteriore | 240/45-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 17 |
Riserva litri | nd |
Ducati Diavel 1260 S 2019
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