Yamaha Tracer 700: sempre versatile, ma più aggressiva
La crossover media di Yamaha per il 2020 ha un look tutto nuovo e l’omologazione Euro 5, senza perdere potenza e brillantezza. Migliorano le doti dinamiche, il comfort e il divertimento di guida in ogni situazione
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€ 8.499
Foto e immagini
Per il 2020 Yamaha ripropone in versione riveduta e corretta la Tracer 700. Questa crossover di media cilindrata (sorella "vestita" della naked MT-07) già sfoggiava un ottimo motore e comfort da "viaggiatrice", ma ora è ancora più interessante grazie a numerose novità, a partire dal collaudato bicilindrico da 689 cm3 Crossplane con fasatura a 270° con emissioni al di sotto dei limiti imposti dalla Euro 5 senza alcuna riduzione nella potenza (sempre 75 CV a 8.750 giti/minuto) e nella coppia massima. A livello tecnico, gli interventi hanno riguardato l'iniezione, l'accensione e l'aspirazione; rivisti anche lo scarico e i rapporti della trasmissione finale, con la corona che passa da 43 a 45 denti.
Ciclistica più efficace
Riviste anche le sospensioni, ora di migliore qualità. La nuova forcella con steli da 41 mm e il monoammortizzatore sono regolabili nel precarico e in estensione; la rigidità della molla inoltre è stata regolata per ottimizzare la guida più "allegra", tenendo anche conto di eventuali bagagli e passeggero. Immutato, invece, il valido e solido telaio in acciaio con forcellone in alluminio, più lungo di 50 mm rispetto a quello in acciaio della MT-09 per migliorare la stabilità sul veloce. L'impianto frenante può contare su due bei dischi da 282 mm anteriori e uno posteriore da 245 mm, "controllati" da un ABS a due canali.
Ciclistica più efficace
Riviste anche le sospensioni, ora di migliore qualità. La nuova forcella con steli da 41 mm e il monoammortizzatore sono regolabili nel precarico e in estensione; la rigidità della molla inoltre è stata regolata per ottimizzare la guida più "allegra", tenendo anche conto di eventuali bagagli e passeggero. Immutato, invece, il valido e solido telaio in acciaio con forcellone in alluminio, più lungo di 50 mm rispetto a quello in acciaio della MT-09 per migliorare la stabilità sul veloce. L'impianto frenante può contare su due bei dischi da 282 mm anteriori e uno posteriore da 245 mm, "controllati" da un ABS a due canali.
I freni anteriori hanno dischi con profilo a margherita da 282 mm di diametro e pinze a quattro pistoncini; bello il forcellone bibraccio in alluminio.
Estetica più cattiva
Le novità maggiori sono a livello estetico. L’intera semicarena è stata ridisegnata per dare alla Tracer 700 un frontale più aggressivo, ma allo stesso tempo più protettivo. Il doppio faro anteriore ora prevede luci a Led mentre la bella carena compatta e "attillata" garantisce una buona protezione dall’aria. Nuovo ed efficace anche il disegno dei paramani e del plexiglas che si può regolare manualmente di 65 mm in altezza senza bisogno di attrezzi.
Le novità maggiori sono a livello estetico. L’intera semicarena è stata ridisegnata per dare alla Tracer 700 un frontale più aggressivo, ma allo stesso tempo più protettivo. Il doppio faro anteriore ora prevede luci a Led mentre la bella carena compatta e "attillata" garantisce una buona protezione dall’aria. Nuovo ed efficace anche il disegno dei paramani e del plexiglas che si può regolare manualmente di 65 mm in altezza senza bisogno di attrezzi.
Tra le modifiche necessarie per l'omologazione Euro 5 c'è anche il nuovo scarico; la strumentazione utilizza un display LCD in negativo.
Migliora l'ergonomia
Cambia anche la posizione di guida: il manubrio è più largo di 34 mm e la sella è stata ridisegnata per migliorare il comfort, soprattutto sulle lunghe distanze. Rivista anche la sella del passeggero, leggermente più alta e confortevole. Nuovo pure il cruscotto LCD in negativo con display regolabile grazie a un comando che si trova sul blocchetto di sinistra. La nuova Tracer 700 è già disponibile: tre i colori (Icon Grey, Sonic Grey e Phantom Blue) e prezzi a partire da 8.499 euro franco concessionario.
Gruppo anteriore e indicatori di direzione sono completamente a Led.
Come va
In sella alla Tracer 700 ci si sente subito a proprio agio: la nuova seduta è effettivamente meglio sagomata e la posizione di guida decisamente azzeccata, grazie al nuovo manubrio più largo ed ergonomico. Il motore 700 di Yamaha è tra i migliori in circolazione: brillante ai bassi e potente quanto basta agli alti, il bicilindrico dà il meglio di sé tra i 3.000 e i 7.000 giri, ma all'occorrenza può allungare fino a 9.000 giri, permettendo così di togliersi anche qualche bella soddisfazione nella guida "sportiva".
Niente elettronica, ma...
Non ci sono mappature e controlli di trazione (la casa giustifica la scelta con la necessità di tenere sotto controllo il prezzo), ma sinceramente non ne abbiamo sentito la mancanza: l'erogazione fluida della potenza a tutti i regimi non crea mai problemi sull'asciutto. Se piove invece bisogna fare un po' di attenzione su pavé e rotaie del tram. Azzeccata la taratura dell’ABS che entra in azione solo quando serve davvero e controlla in maniera efficace i dischi anteriori che offrono una potenza adeguata alla cavalleria del motore. Al posteriore, invece, ci sarebbe piaciuto un pizzico di grinta in più.
Svelta tra le curve
Ottima la maneggevolezza nel misto, dove la Tracer 700 è sempre divertentissima. In effetti quando il percorso si fa tortuoso questa piccola sport-tourer può tenere benissimo il passo di moto ben più sportive e "agguerrite". Le nuove sospensioni assicurano il giusto sostegno sia nell'uso normale, sia nella guida sportiva: la taratura standard (come è giusto che sia per una moto di questo tipo) è piuttosto morbida, ma bastano un paio di clik al ritorno per trovare un assetto più adatto per la guida "allegra".
Pronta per viaggiare
La Tracer 700 se la cava bene anche in autostrada: non nasce per affrontare viaggi impegnativi, ma la carena attillata protegge più di quanto ci si potrebbe aspettare. Ci è piaciuto l'ampio parabrezza: tirato su al massimo della sua escursione, offre un buon riparo dall’aria e si regola velocemente anche in movimento con una sola mano. Le sospensioni più raffinate aiutano a trovare il giusto assetto anche quando si viaggia a pieno carico. Grossi difetti non ne abbiamo riscontrati: la Tracer 700 è ormai un prodotto "maturo". Ci sarebbe piaciuto avere il controllo di trazione (almeno a richiesta) e magari anche il cruscotto TFT con connettività Bluetooth per lo smartphone, ma il prezzo d'acquisto sarebbe sicuramente "lievitato". Il prezzo "invitante" rappresenta invece sicuramente una delle doti migliori della Tracer 700: una crossover buona un po' per tutto che costa come uno scooter di 400 cm3 e sfoggia una qualità costruttiva "da giapponese".
In sella alla Tracer 700 ci si sente subito a proprio agio: la nuova seduta è effettivamente meglio sagomata e la posizione di guida decisamente azzeccata, grazie al nuovo manubrio più largo ed ergonomico. Il motore 700 di Yamaha è tra i migliori in circolazione: brillante ai bassi e potente quanto basta agli alti, il bicilindrico dà il meglio di sé tra i 3.000 e i 7.000 giri, ma all'occorrenza può allungare fino a 9.000 giri, permettendo così di togliersi anche qualche bella soddisfazione nella guida "sportiva".
Niente elettronica, ma...
Non ci sono mappature e controlli di trazione (la casa giustifica la scelta con la necessità di tenere sotto controllo il prezzo), ma sinceramente non ne abbiamo sentito la mancanza: l'erogazione fluida della potenza a tutti i regimi non crea mai problemi sull'asciutto. Se piove invece bisogna fare un po' di attenzione su pavé e rotaie del tram. Azzeccata la taratura dell’ABS che entra in azione solo quando serve davvero e controlla in maniera efficace i dischi anteriori che offrono una potenza adeguata alla cavalleria del motore. Al posteriore, invece, ci sarebbe piaciuto un pizzico di grinta in più.
Svelta tra le curve
Ottima la maneggevolezza nel misto, dove la Tracer 700 è sempre divertentissima. In effetti quando il percorso si fa tortuoso questa piccola sport-tourer può tenere benissimo il passo di moto ben più sportive e "agguerrite". Le nuove sospensioni assicurano il giusto sostegno sia nell'uso normale, sia nella guida sportiva: la taratura standard (come è giusto che sia per una moto di questo tipo) è piuttosto morbida, ma bastano un paio di clik al ritorno per trovare un assetto più adatto per la guida "allegra".
Pronta per viaggiare
La Tracer 700 se la cava bene anche in autostrada: non nasce per affrontare viaggi impegnativi, ma la carena attillata protegge più di quanto ci si potrebbe aspettare. Ci è piaciuto l'ampio parabrezza: tirato su al massimo della sua escursione, offre un buon riparo dall’aria e si regola velocemente anche in movimento con una sola mano. Le sospensioni più raffinate aiutano a trovare il giusto assetto anche quando si viaggia a pieno carico. Grossi difetti non ne abbiamo riscontrati: la Tracer 700 è ormai un prodotto "maturo". Ci sarebbe piaciuto avere il controllo di trazione (almeno a richiesta) e magari anche il cruscotto TFT con connettività Bluetooth per lo smartphone, ma il prezzo d'acquisto sarebbe sicuramente "lievitato". Il prezzo "invitante" rappresenta invece sicuramente una delle doti migliori della Tracer 700: una crossover buona un po' per tutto che costa come uno scooter di 400 cm3 e sfoggia una qualità costruttiva "da giapponese".
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 689 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 74,8 (54)/8.750 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 84 |
Interasse (cm) | 146 |
Lunghezza (cm) | 241 |
Peso (kg) - in odm col pieno | 196 |
Pneumatico anteriore | 120/70-17" |
Pneumatico posteriore | 180/55-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 17 |
Riserva litri | nd |
Yamaha Tracer 700 2020
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