QJ Motor SRT 800 X, per i viaggi e per la città
La SRT 800 X è una “tuttofare” di sostanza, precisa in curva e con un motore bicilindrico che dà il meglio ai medi regimi. Buona la dotazione, prezzo interessante
Foto e immagini
Il marchio QJ Motor è ben conosciuto perché fa parte del gruppo Quianjiang, lo stesso di Benelli. Finora vendeva i suoi prodotti solo in Cina, ma dopo il debutto in grande stile a EICMA 2022, lo scorso luglio è sbarcato sul mercato europeo con una gamma completa caratterizzata da un buon rapporto qualità/prezzo. L’ammiraglia è questa SRT 800 X: una crossover di sostanza che monta ruote a raggi, sospensioni con escursione abbondante e ruota anteriore da 19 pollici per affrontare in sicurezza gli sterrati leggeri.
Il grosso display da 7 pollici è chiaro e completo. I comandi per gestirlo però sono su entrambi i blocchetti (destro e sinistro), una soluzione poco pratica
Semplice ma completa
Il motore è un bicilindrico in linea da 754 cm3 capace di 76 cavalli (56 kW) a 9.000 giri/min e di 67 Nm di coppia massima a 6.500 giri/min. La frizione è multidisco in bagno d’olio e il cambio è a sei rapporti. I fari sono tutti a LED e le informazioni per il pilota sono mostrate su un grande cruscotto touchscreen da 7” con sensore della luminosità e connettività bluetooth (che tra le altre cose indica il nome e il numero di chi sta chiamando). A livello di ciclistica troviamo un telaio in tubi d’acciaio con forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati Marzocchi (non regolabile) e monoammortizzatore regolabile nel precarico molla. L’impianto frenante sfoggia un doppio disco da 320 mm all’anteriore con pinze Brembo ad attacco radiale e un disco al posteriore da 260 mm. Abbondante il serbatoio (18,5 litri) e anche il peso: ben 256 kg in ordine di marcia.
Come va
La posizione di guida è comoda, la sella ampia e i comandi alla giusta distanza. Il bicilindrico da 76 CV ha una bella schiena senza per questo risultare scorbutico, allunga discretamente, ma il meglio lo dà ai medi regimi. A punto anche la ciclistica: l’anteriore con ruota da 19” non è un fulmine in inserimento, ma si prende la rivincita nei curvoni veloci dove la SRT è granitica anche nelle pieghe più accentuate. Ok il comfort: le sospensioni a lunga escursione digeriscono bene le asperità e la frenata è efficace. Non male anche il riparo dall’aria: il piccolo cupolino protegge adeguatamente testa e spalle del pilota, così come le carene laterali che permettono di inserire comodamente le gambe. Nella guida in piedi su sterrato la SRT mostra un buon equilibrio generale, anche se il peso (e soprattutto le gomme stradali di primo equipaggiamento) non permettono di andare oltre le classiche “strade bianche”.
Carta d'identità
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 754 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 76(56)/9000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Altezza sella (cm) | 82,5 |
Interasse (cm) | 143,5 |
Lunghezza (cm) | 214 |
Peso (kg) | 256 |
Pneumatico anteriore | 110/80 - 19" |
Pneumatico posteriore | 150/70 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 18,5 |
Riserva litri | nd |
QJ Motor SRT 800 X 2024
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