È più sportivo e costa meno

Come è fatto
Rispetto alla versione “normale”, il Beverly 300 S in queste pagine ha un’aria più grintosa. In realtà cambiano solo alcuni dettagli come i cerchi a 20 razze neri, gli specchietti dal taglio più sportivo e le plastiche delle fiancate e del tunnel centrale con finitura grezza (mentre sui Beverly “normali” sono in tinta carrozzeria) che tra l’altro hanno permesso di abbassare di 100 euro il prezzo di listino. Per il resto è uguale alla versione già in commercio, monta lo stesso motore da 278 cm3, brillante e veloce in partenza e ha lo stesso vano sottosella capiente (ci stanno due caschi jet). Molto curato nell’aspetto e nell’assemblaggio, il Beverly S monta componenti di qualità, ha una ciclistica ben fatta e freni dalle dimensioni generose: purtroppo però manca l’ABS, che non è disponibile neanche come optional. 

Come va
Il peso si sente solo in manovra a causa dell’avantreno pesante, ma una volta in movimento il Beverly si dimostra ben bilanciato e facile da guidare per tutti. Lo scatto da fermo è buono, ma la grinta diminuisce con l’aumentare della velocità: su strada aperta manca un po’ di ripresa.
La ciclistica a punto se la cava bene anche sui percorsi veloci, dove il Beverly è sempre stabile e ben piantato a terra. Manca però il parabrezza e lo scudo “sportivo” ripara poco le gambe dall’aria. I freni rispondono bene al comando delle leve, merito di due dischi generosi e di un impianto perfettamente modulabile. Peccato solo che manchi l’ABS, utile in caso di “panic stop”.