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Moto Guzzi V7 Sport: più carattere ed elettronica

È il modello più raffinato della gamma V7, ha un po' più di potenza e coppia e un pacchetto elettronico decisamente ricco

Moto Guzzi ha deciso di ridare vita alla V7 Sport, a inizio anni 70 il modello più potente della gamma, nonché una delle sportive più veloci ed efficaci, sul mercato. Oggi invece è la versione più raffinata delle stradali V7 e si presenta con la classica livrea Verde Legnano (in alternativa c'è anche il Grigio Lario) che contraddistingueva l'antenata. Rispetto a V7 Stone e Special si distingue per alcuni particolari come il parafango posteriore più corto, l’impianto di scarico differente, i fianchetti ridisegnati, la sella sportiva, i supporti del faro e gli inserti nei fianchetti in alluminio, gli specchi retrovisori "bar end" e i cerchi in lega più leggeri (-1,8 kg) rispetto a quelli montati sulla Stone. Immancabile il classico serbatoio del carburante in acciaio da 21 litri, identico a quello dell'antenata, mentre la fanaleria è “full Led” e il cruscotto completamente digitale.

La colorazione Verde Legnano è la stessa della gloriosa V7 Sport, sportiva di successo negli anni '70  

 

Più “pulito” e potente

Il bicilindrico a V di 853 cm3 della V7 ha sempre il raffreddamento ad aria e la distribuzione a due valvole comandata da aste e bilancieri, ma monta un corpo farfallato da ben 52 mm diametro (prima da 38 mm), camme ridisegnate con una alzata maggiore delle valvole, cassa filtro più grande (+ 27%) e un impianto di scarico con tre sonde lambda per rispettare la Euro 5+. Grazie a questi interventi la potenza passa da 65 CV a 6800 giri a 67,3 CV a 6900 giri e la coppia sale da 73 a 79 Nm a 4400 giri, il 95% dei quali già disponibili a soli 3500 giri. Invariati invece la frizione monodisco a secco, il cambio a sei rapporti e la trasmissione finale ad albero cardanico con doppio giunto. 

Il bicilindrico trasversale da 853 cm3, nonostante l'omologazione Euro 5+, ha un po' più di potenza e coppia  

Ciclistica adeguata 

Il telaio a doppia culla in acciaio è lo stesso di tutte le V7, mentre al posto della forcella telescopica degli altri modelli sulla Sport c'è una nuova unità a steli rovesciati da 41 mm di diametro, regolabile nel precarico come i due ammortizzatori posteriori. Migliora anche l'impianto frenante che sulla Sport sfoggia dischi da 320 mm e pinze monoblocco a 4 pistoncini ad attacco radiale griffati Brembo. 

 

Arriva la "piattaforma"

Deciso il salto in avanti per quanto riguarda il “pacchetto” di elettronica, ora gestito da una piattaforma inerziale a sei assi che permette di avere ABS e controllo di trazione cornering, cioè in grado di funzionare anche in curva. Scompare l’acceleratore a cavo, sostituito da un moderno comando Ride-by-Wire collegato a tre modalità di guida: Strada, Pioggia e Sport. Di serie ora c'è anche il Cruise Control.

Raccolto il cruscotto digitale che riesce comunque ad offrire tutte le informazioni necessarie, compreso l'indicatore del carburante

Come va

La posizione in sella è azzeccata, la triangolazione sella-manubrio-pedane è la stessa di tutte le V7, c'è spazio per piloti di tutte le taglie e anche il passeggero se la passa bene. 

Accendiamo la V7 Sport godendoci l’immancabile “rollio”, tipico del bicilindrico trasversale e partiamo in modalità Strada: l’erogazione è piena già ai bassi regimi e si fa decisa ai medi, mentre il comando del gas è sensibile a ogni comando ma comunque facilmente gestibile. Con il salire dei giri si sente anche qualche vibrazione su manubrio e pedane, ma non disturbano. La differenza con la modalità Sport non è così evidente, il bicilindrico è poco più pronto a prendere i giri, rimanendo sempre "facile" anche agli alti regimi, dove comunque la spinta diminuisce. La differenza invece si sente tra le curve, il controllo di trazione è meno invasivo e la nuova forcella rende l’avantreno più stabile e preciso, rispetto alle altre V7. In ogni caso la ruota anteriore da 18” e i 220 kg di peso (in ordine di marcia) consigliano di adottare una guida fluida e rotonda. Più potente ma sempre modulabile la frenata, grintosa quanto basta, mentre il cambio è preciso ma un po' duro negli innesti soprattutto in scalata. 

        

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motorebicilindrico trasversale 4 tempi 
Cilindrata (cm3)853,4
Raffreddamentoad aria
Alimentazionea iniezione
Cambioa 6 rapporti
Potenza CV (kW)/giri67,3 (49,5) / 6.900  
Freno anteriorea doppio disco
Freno posteriorea disco
Velocità massima (km/h)nd
Dimensioni
Altezza sella (cm)78
Interasse (cm)145
Lunghezza (cm)nd
Peso (kg) in o.d.m.220
Pneumatico anteriore100/90 - 18"
Pneumatico posteriore150/70 - 17"
Capacità serbatoio (litri)21
Riserva litri4

 

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Filonzano
Mer, 02/04/2025 - 22:18
11.000 Euro per una bicilindrica raffreddata ad aria con aste e bilancieri da 67 cv e 220 kg. Quanto dovrebbe costare una Honda Hornet 1000 4 cilindri 16 valvole raffreddamento a liquido da 145 cv per 212 kg ? Costa lo stesso prezzo.
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Eto.Demerzel
Gio, 03/04/2025 - 10:14
Gran bel cavallo di ferro!, su questo non discuto. Certo che per 11.000 euro mi sarei aspettato il motore della V85, oltre al telaio rosso. 2,3VC in più non sono una grande conquista da sbandierare con la pompa magna e non possono certo definirsi: “sport”. Inoltre il costo di una V85 Strada non è poi lontanissimo da quello richiesto per questa nuova V7 Peccato, ennesima occasione persa da Guzzi.