KTM 1290 Super Adventure S: globetrotter sportiva
KTM toglie i veli alla sua ammiraglia che, pur mantenendo il family feeling con la precedente versione, per il 2021 cambia radicalmente: motore, telaio sovrastrutture ed elettronica sono tutti nuovi e arriva il Cruise Control di tipo adattivo. Il prezzo? Alto, ma allineato alla concorrenza
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€ 18.950
Foto e immagini
La casa austriaca finalmente toglie i veli alla sua ammiraglia, l'attesissima Super Advdenture 1290 S. Per vedere come va e raccontarvela dal vivo, siamo volati fino all'isola spagnola di Fuerteventura, nell'Atlantico. Una versione "rivoluzionaria" che, per il 2021, vede l’arrivo di tantissime novità mutuate dal mondo auto, prime fra tutte il cruise control di tipo adattaivo e le sospensioni a regolazione elettronica con funzione di autoleveling. Le novità però, non finiscono qui, perché la Super Adventure S si rinnova su ogni fronte della scheda tecnica, dal motore alla ciclistica, dal comfort di viaggio all'ergonomia.
Motore più leggero
Cominciamo proprio dal motore, il cuore di questo fortunato progetto. Il bicilindrico LC8 V2 di 75° da 1.301 cm3 è ovviamente Euro 5 ed è stato aggiornato in molte sue componenti. Pesa 1,6 kg meno dell’unità precedente grazie all’adozione di carter più sottili e a un nuovo circuito dell’olio. La potenza è come sempre di riferimento: 160 CV a 9.000 giri e la bellezza di 138 Nm di coppia a 6.500 giri. Tutto nuovo l'impianto di scarico, con uscita sdoppiata, doppio catalizzatore e tre sonde lambda per garantire il rispetto dei limiti Euro5.
Motore più leggero
Cominciamo proprio dal motore, il cuore di questo fortunato progetto. Il bicilindrico LC8 V2 di 75° da 1.301 cm3 è ovviamente Euro 5 ed è stato aggiornato in molte sue componenti. Pesa 1,6 kg meno dell’unità precedente grazie all’adozione di carter più sottili e a un nuovo circuito dell’olio. La potenza è come sempre di riferimento: 160 CV a 9.000 giri e la bellezza di 138 Nm di coppia a 6.500 giri. Tutto nuovo l'impianto di scarico, con uscita sdoppiata, doppio catalizzatore e tre sonde lambda per garantire il rispetto dei limiti Euro5.
Tutto nuovo l'ampio display a colori da 7"; davanti al bocchettone del carburante c'è una vaschetta con presa USB per lo smartphone.
Telaio ridisegnato
Il telaio a traliccio in acciaio al cromo-molibdeno è un tratto distintivo della KTM 1290 Super Adventure S ed è stato completamente rivisto: il motore è stato ruotato in avanti di 2° rispetto al perno del forcellone, il cannotto di sterzo è stato arretrato di 15 mm e il forcellone è stato allungato. Tutto questo dovrebbe assicurare più agilità tra le curve e una maggiore stabilità. sul veloce. Tutto nuovo anche il telaietto posteriore, per ospitare al meglio il passeggero e i bagagli.
Sospensioni ancora più efficaci
La Super Adventure S per il 2021 monta di serie l’ultimissima generazione di sospensioni semiattive WP "SAT" (semi-active technology) di seconda generaione, con nuove valvole e nuovi sensori in grado di offrire maggiori possibilità di regolazione anche in tempo reale. Come già visto sulla Multistrada V4, anche la KTM offre la funzione di autoleveling, che regola automaticamente il precarico secondo il carico a bordo. Inedita la scelta di equipaggiare la "kappona" con gli pneumatici Mitas Terra Force-R, marchio leader in Europa di pneumatici del settore agricolo e industriale.
Le sospensioni a regolazione elettronica hanno nuovi sensori e nuove valvole; sul blocchetto destro troviamo un pulsante che si può personalizzare per richiamare rapidamente una o più funzioni.
Elettronica evoluta
Ma è nell’elettronica la grande novità di questa Kappona, con l’arrivo del radar anteriore sviluppato in collaborazione con Bosch che ha permesso l'installazione di un cruise control di tipo adattivo, in grado cioè di calibrare la velocità di crociera e la distanza in base alla velocità dei veicoli che precedono la moto. Arriva anche una nuova piattaforma inerziale a 6 assi che gestisce al meglio i controlli elettronici. Il controllo di trazione è stato reso ancora meno invasivo, mentre il pacchetto di mappature motore che comprende Rain, Street, Sport e Offroad si arricchisce dell’opzionale Rally che consente al pilota di scegliere la quantità di slittamento della ruota posteriore su una scala di nove livelli, oltre che di impostare la risposta al comando del gas su tre livelli (da dolce ad aggressiva) e limitare l’intervento dell’anti-wheelie. A gestire il tutto ci pensa un nuovo cruscotto TFT da 7” inclinabile e dotato di vetro antigraffio e nuovi blocchetti al manubrio, ancora più semplici da utilizzare.
Ma è nell’elettronica la grande novità di questa Kappona, con l’arrivo del radar anteriore sviluppato in collaborazione con Bosch che ha permesso l'installazione di un cruise control di tipo adattivo, in grado cioè di calibrare la velocità di crociera e la distanza in base alla velocità dei veicoli che precedono la moto. Arriva anche una nuova piattaforma inerziale a 6 assi che gestisce al meglio i controlli elettronici. Il controllo di trazione è stato reso ancora meno invasivo, mentre il pacchetto di mappature motore che comprende Rain, Street, Sport e Offroad si arricchisce dell’opzionale Rally che consente al pilota di scegliere la quantità di slittamento della ruota posteriore su una scala di nove livelli, oltre che di impostare la risposta al comando del gas su tre livelli (da dolce ad aggressiva) e limitare l’intervento dell’anti-wheelie. A gestire il tutto ci pensa un nuovo cruscotto TFT da 7” inclinabile e dotato di vetro antigraffio e nuovi blocchetti al manubrio, ancora più semplici da utilizzare.
Davanti troviamo un doppio disco Brembo da 320 mm di diametro; come sempre, tra gli optional, l'immancabile terminale Akrapovic.
Cambiano le sovrastrutture
Il pilota adesso è inserito nel nuovo serbatoio dakariano da 23 litri; nuovi anche la seduta, più bassa, rastremata e regolabile in altezza di 20 mm (da 85 a 87 cm) e l'ampio parabrezza, studiato in galleria del vento e regolabile in altezza di 55 mm. Sono regolabili nella posizione anche le leve al manubrio e a pedale e il nuovo display TFT da 7". Nuovo anche il proiettore anteriore che produce un fascio più largo, ottima visibilità diurna e funzionalità cornering integrate; da segnalare che, nonostante la somiglianza con la precedente versione, l’unità è stata ridisegnata per accogliere il radar anteriore. Di serie infine anche l'accensione keyless che comanda pure l'apertura del bocchettone del carburante e del vano sottosella.
Il pilota adesso è inserito nel nuovo serbatoio dakariano da 23 litri; nuovi anche la seduta, più bassa, rastremata e regolabile in altezza di 20 mm (da 85 a 87 cm) e l'ampio parabrezza, studiato in galleria del vento e regolabile in altezza di 55 mm. Sono regolabili nella posizione anche le leve al manubrio e a pedale e il nuovo display TFT da 7". Nuovo anche il proiettore anteriore che produce un fascio più largo, ottima visibilità diurna e funzionalità cornering integrate; da segnalare che, nonostante la somiglianza con la precedente versione, l’unità è stata ridisegnata per accogliere il radar anteriore. Di serie infine anche l'accensione keyless che comanda pure l'apertura del bocchettone del carburante e del vano sottosella.
Davanti, in mezzo al faro, è alloggiato il sensore del radar Bosch; a destra il pomello che permette di regolare l'altezza del nuovo parabrezza.
Pacchetti ricchi
Tanti i pacchetti, che permettono al cliente di cucirsi letteralmente la moto addosso a seconda delle proprie necessità. Abbiamo il Rally Pack (199 euro) col Riding mode "Rally" che abilita il dispositivo del controllo dello slittamento della ruota per il controllo della trazione su 9 livelli e 3 livelli di risposta dell’acceleratore. Poi c'è il kit Suspensio Pro (299 euro); in realtà si tratta di una serie di funzioni software che alle tre regolazioni dello smorzamento idraulico previsto di serie (Comfort, Street e Sport), aggiunge la modalità Advance che permette di regolare separatamente lo smorzamento idraulico di forcella e mono, la modalità Auto che regola automaticamente il comportamento delle sospensioni in base allo stile di guida e al terreno e la modalità Off Road; inoltre c'è anche la posibilità di gestire la funzione "Anti -dive", l'adattamento automatico del precarico su tre livelli (basso, standard, alto) e di regolare a piacimento il precarico del mono su 10 livelli. Infine il pacchetto più completo il Tech Pack (1.199 euro) che alle funzioni software viste prima, ossia il Rally Pack e il Kit Suspension Pro, aggiunge il Quickshifter+, lo Hill Start Control, la luce adattiva del freno e la possibilità di variare la coppia del motore in fase di rilascio. Due come sempre le colorazioni: lo sportivissimo Arancio "Ready to Race" e il "cattivo" Nero opaco. La moto sarà disponibile da marzo al prezzo di 18.950 euro fc.
Come va
Il timore reverenziale che si prova guardandola da fermo, svanisce immediatamente non appena ci si sale sopra. La nuova distribuzione dei pesi e le sovrastrutture ridisegnate per annullare qualunque impedimento che possa intralciare alla guida, maxi serbatoio dakariano compreso, trasmettono una sensazione di leggerezza che poi troveremo alla guida; e poi c’è la seduta più bassa, adesso a 85 da terra, che facilita la vita nelle manovre da fermo.
Motore amichevole
Questo bicilindrico sorprende per la docilità perché, a differenza di prima, adesso permette anche di andare anche piano: il V2 riprende senza problemi da 2.500 giri, in basso c'è sempre e poi spinge in maniera corposa, ma sempre molto regolare fino alla soglia del limitatore, posta attorno agli 8.500 giri. Intendiamoci, se decidete di essere Ready To Race, i 160 cavalli arrivano come sempre rapidamente, con una spinta che sembra non finire mai, ma rispetto alla precedente versione la potenza viene erogata in maniera più lineare, per non mettere mai in difficoltà il pilota.
È più facile
Alla guida si nota una bella differenza rispetto alla versione precedente: scende in piega più rapida, adesso si lavora molto meno di fisico per farle fare quello che vuoi, persino tenere facilmente il passo di molte supersportive ben più blasonate. E poi ci sono le nuove sospensioni WP che è come se riuscissero a leggervi nel pensiero: alle basse velocità copiano tutto ma, quando il ritmo cresce vertiginosamente tra le curve riescono a sopportare bene anche la guida col coltello tra i denti, senza mai diventare cedevoli.
Gomme promosse
Due parole sulle gomme Mytas Terra force-R. Si tratta di una gomma bimescola quindi più dura al centro e decisamente più morbida ai lati quindi in grado di garantire sia resa chilometrica che tenuta in piega. All’anteriore appoggia bene ed è molto rotonda nella discesa in piega. Durante le strade affrontate nel test, per la prevalenza percorsi misti, ci hanno trasmesso tanta maneggevolezza e una buona stabilità in velocità. Solo sul bagnato, probabilmente non hanno quella rassicurante marcia in più che offrono pneumatici più conosicuti, ma nel complesso sono stati una piacevole scoperta.
Nata per viaggiare
Questa KTM è una vera "Globetrotter", nata per fare del turismo vero. La posizione di guida non stanca, la protezione dal vento è ottima, il parabrezza si regola facilmente attraverso due apposite rotelle e c'è il cruise controll di tipo adattivo che da una mano nei lunghi trasferimenti autostradali. E se c'è da affrontare uno sterrato, una strada bianca o anche qualcosa di più impegnativo non si tira certo indietro. Rispetto alle sue dirette concorrenti ha "una marcia in più", per via della vita stretta, del peso tutto in basso e dell'eccellente maneggevolezza. Difetti? Prezzo a parte, sicuramente non per tutti, ma allineato a quello delle rivali, non ci sarebbe spiaciuto avere anche il radar posteriore per segnalare sugli specchietti i veicoli in avvicinamento nell'angolo cieco della visuale; e poi avremmo preferito una seduta del passeggero meno rialzata rispetto a quella del pilota, seduta che comunque offre tanto spazio e un'abbondante imbottitura; insomma il comfort di viaggio è assicurato anche al passeggero.
Tanti i pacchetti, che permettono al cliente di cucirsi letteralmente la moto addosso a seconda delle proprie necessità. Abbiamo il Rally Pack (199 euro) col Riding mode "Rally" che abilita il dispositivo del controllo dello slittamento della ruota per il controllo della trazione su 9 livelli e 3 livelli di risposta dell’acceleratore. Poi c'è il kit Suspensio Pro (299 euro); in realtà si tratta di una serie di funzioni software che alle tre regolazioni dello smorzamento idraulico previsto di serie (Comfort, Street e Sport), aggiunge la modalità Advance che permette di regolare separatamente lo smorzamento idraulico di forcella e mono, la modalità Auto che regola automaticamente il comportamento delle sospensioni in base allo stile di guida e al terreno e la modalità Off Road; inoltre c'è anche la posibilità di gestire la funzione "Anti -dive", l'adattamento automatico del precarico su tre livelli (basso, standard, alto) e di regolare a piacimento il precarico del mono su 10 livelli. Infine il pacchetto più completo il Tech Pack (1.199 euro) che alle funzioni software viste prima, ossia il Rally Pack e il Kit Suspension Pro, aggiunge il Quickshifter+, lo Hill Start Control, la luce adattiva del freno e la possibilità di variare la coppia del motore in fase di rilascio. Due come sempre le colorazioni: lo sportivissimo Arancio "Ready to Race" e il "cattivo" Nero opaco. La moto sarà disponibile da marzo al prezzo di 18.950 euro fc.
Come va
Il timore reverenziale che si prova guardandola da fermo, svanisce immediatamente non appena ci si sale sopra. La nuova distribuzione dei pesi e le sovrastrutture ridisegnate per annullare qualunque impedimento che possa intralciare alla guida, maxi serbatoio dakariano compreso, trasmettono una sensazione di leggerezza che poi troveremo alla guida; e poi c’è la seduta più bassa, adesso a 85 da terra, che facilita la vita nelle manovre da fermo.
Motore amichevole
Questo bicilindrico sorprende per la docilità perché, a differenza di prima, adesso permette anche di andare anche piano: il V2 riprende senza problemi da 2.500 giri, in basso c'è sempre e poi spinge in maniera corposa, ma sempre molto regolare fino alla soglia del limitatore, posta attorno agli 8.500 giri. Intendiamoci, se decidete di essere Ready To Race, i 160 cavalli arrivano come sempre rapidamente, con una spinta che sembra non finire mai, ma rispetto alla precedente versione la potenza viene erogata in maniera più lineare, per non mettere mai in difficoltà il pilota.
È più facile
Alla guida si nota una bella differenza rispetto alla versione precedente: scende in piega più rapida, adesso si lavora molto meno di fisico per farle fare quello che vuoi, persino tenere facilmente il passo di molte supersportive ben più blasonate. E poi ci sono le nuove sospensioni WP che è come se riuscissero a leggervi nel pensiero: alle basse velocità copiano tutto ma, quando il ritmo cresce vertiginosamente tra le curve riescono a sopportare bene anche la guida col coltello tra i denti, senza mai diventare cedevoli.
Gomme promosse
Due parole sulle gomme Mytas Terra force-R. Si tratta di una gomma bimescola quindi più dura al centro e decisamente più morbida ai lati quindi in grado di garantire sia resa chilometrica che tenuta in piega. All’anteriore appoggia bene ed è molto rotonda nella discesa in piega. Durante le strade affrontate nel test, per la prevalenza percorsi misti, ci hanno trasmesso tanta maneggevolezza e una buona stabilità in velocità. Solo sul bagnato, probabilmente non hanno quella rassicurante marcia in più che offrono pneumatici più conosicuti, ma nel complesso sono stati una piacevole scoperta.
Nata per viaggiare
Questa KTM è una vera "Globetrotter", nata per fare del turismo vero. La posizione di guida non stanca, la protezione dal vento è ottima, il parabrezza si regola facilmente attraverso due apposite rotelle e c'è il cruise controll di tipo adattivo che da una mano nei lunghi trasferimenti autostradali. E se c'è da affrontare uno sterrato, una strada bianca o anche qualcosa di più impegnativo non si tira certo indietro. Rispetto alle sue dirette concorrenti ha "una marcia in più", per via della vita stretta, del peso tutto in basso e dell'eccellente maneggevolezza. Difetti? Prezzo a parte, sicuramente non per tutti, ma allineato a quello delle rivali, non ci sarebbe spiaciuto avere anche il radar posteriore per segnalare sugli specchietti i veicoli in avvicinamento nell'angolo cieco della visuale; e poi avremmo preferito una seduta del passeggero meno rialzata rispetto a quella del pilota, seduta che comunque offre tanto spazio e un'abbondante imbottitura; insomma il comfort di viaggio è assicurato anche al passeggero.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4t |
Cilindrata (cm3) | 1.301 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a sei rapporti |
Potenza CV (kW)/giri | 160(118)/9.000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 85/87 |
Interasse (cm) | 156 |
Lunghezza (cm) | nd |
Peso (kg) - a secco | 220 |
Pneumatico anteriore | 120/70-19" |
Pneumatico posteriore | 170/60-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 23 |
Riserva litri | 5 |
KTM 1290 Super Adventure S 2021
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