Honda Super Cub C 125, dopo 100 milioni arriva anche da noi
Lo scooter più venduto di sempre viene proposto per la prima volta in Italia in versione monoposto. Ha la frizione automatica e beve pochissimo, ABS e smart key di serie
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€ 3.590
Foto e immagini
Come è fatto
Con oltre 100 milioni di veicoli prodotti dal 1958 a oggi, l’Honda Super Cub è il mezzo a motore più venduto della storia e anche uno dei più diffusi, visto che è presente in 160 paesi, ma in Italia finora non era mai stato importato ufficialmente. Per festeggiare i suoi 60 anni però la casa giapponese ha realizzato una serie speciale che anche la filiale italiana ha deciso di importare e così il Super Cub è da poco dai concessionari.
Cambio a pedale
Le linee sono ancora quelle del modello originale di 60 anni fa, ma la dotazione è moderna: fari a led, ABS di serie sulla ruota anteriore e avviamento con “smart key”. Il motore (montato in posizione centrale, come sulle moto) è un monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria da 9,7 CV con consumi irrisori: Honda dichiara 66,7 km con un litro di benzina. Insolito invece (per noi italiani, per gli orientali è normale) il cambio a pedale con frizione automatica che si attiva quando si preme il comando per cambiare la marcia. Il freno anteriore è a disco da 220 mm, dietro c’è un tamburo da 130 mm, mentre le ruote sono entrambe da 17 pollici.
Qualità giapponese
La carrozzeria in plastica con elementi in acciaio è robusta e verniciata con cura “giapponese”; di ottima qualità anche le cromature. La sella è singola (il Super Cub è omologato monoposto) e il manubrio ospita il faro e le frecce a led, mentre la strumentazione circolare a doppia lente ha il tachimetro esterno a lancetta e un display lcd centrale dove è indicata anche la marcia inserita. La capacità di carico è limitata: non c’è vano sottosella e sul tunnel centrale si può giusto incastrare un piccolo zainetto.
Come va
Sul “best seller” Honda ci si trova subito bene: la posizione di guida è comoda, il motore ha un’accelerazione brillante ed è in grado di partire da fermo anche in quarta. Bisogna però abituarsi al cambio con comando a bilanciere: le marce si innestano chiudendo il gas e premendo con la punta, mentre per scalare si usa il tacco. La frizione automatica innesta il rapporto quando si accelera e lo disinnesta quando ci si ferma, senza bisogno di cercare la folle. In movimento si apprezzano la ciclistica precisa e l’agilità, ma bisogna fare attenzione alle rotaie del tram perché le gomme sono strette. Ok le sospensioni che offrono un discreto comfort. La frenata all’anteriore va bene perché c’è l’ABS, dietro invece il tamburo può bloccare la ruota. Scarsa la protezione dall’aria.
Con oltre 100 milioni di veicoli prodotti dal 1958 a oggi, l’Honda Super Cub è il mezzo a motore più venduto della storia e anche uno dei più diffusi, visto che è presente in 160 paesi, ma in Italia finora non era mai stato importato ufficialmente. Per festeggiare i suoi 60 anni però la casa giapponese ha realizzato una serie speciale che anche la filiale italiana ha deciso di importare e così il Super Cub è da poco dai concessionari.
Cambio a pedale
Le linee sono ancora quelle del modello originale di 60 anni fa, ma la dotazione è moderna: fari a led, ABS di serie sulla ruota anteriore e avviamento con “smart key”. Il motore (montato in posizione centrale, come sulle moto) è un monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria da 9,7 CV con consumi irrisori: Honda dichiara 66,7 km con un litro di benzina. Insolito invece (per noi italiani, per gli orientali è normale) il cambio a pedale con frizione automatica che si attiva quando si preme il comando per cambiare la marcia. Il freno anteriore è a disco da 220 mm, dietro c’è un tamburo da 130 mm, mentre le ruote sono entrambe da 17 pollici.
Qualità giapponese
La carrozzeria in plastica con elementi in acciaio è robusta e verniciata con cura “giapponese”; di ottima qualità anche le cromature. La sella è singola (il Super Cub è omologato monoposto) e il manubrio ospita il faro e le frecce a led, mentre la strumentazione circolare a doppia lente ha il tachimetro esterno a lancetta e un display lcd centrale dove è indicata anche la marcia inserita. La capacità di carico è limitata: non c’è vano sottosella e sul tunnel centrale si può giusto incastrare un piccolo zainetto.
Come va
Sul “best seller” Honda ci si trova subito bene: la posizione di guida è comoda, il motore ha un’accelerazione brillante ed è in grado di partire da fermo anche in quarta. Bisogna però abituarsi al cambio con comando a bilanciere: le marce si innestano chiudendo il gas e premendo con la punta, mentre per scalare si usa il tacco. La frizione automatica innesta il rapporto quando si accelera e lo disinnesta quando ci si ferma, senza bisogno di cercare la folle. In movimento si apprezzano la ciclistica precisa e l’agilità, ma bisogna fare attenzione alle rotaie del tram perché le gomme sono strette. Ok le sospensioni che offrono un discreto comfort. La frenata all’anteriore va bene perché c’è l’ABS, dietro invece il tamburo può bloccare la ruota. Scarsa la protezione dall’aria.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | monocilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 125 |
Raffreddamento | ad aria |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 4 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 9,7 (7,1)/7500 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a tamburo |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 78 |
Interasse (cm) | 124,5 |
Lunghezza (cm) | 191,5 |
Peso (kg) | 109 |
Pneumatico anteriore | 70/90 - 17" |
Pneumatico posteriore | 80/90 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 3,7 |
Riserva litri | nd |
Honda Super Cub C125 2019
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