Ducati Multistrada 1200 Enduro: inarrestabile la "rossa" coi tasselli
Con un serbatoio da 30 litri, sospensioni a lunga escursione e ruote a raggi di grande diametro, la nuova Multistrada Enduro è pronta per affrontare viaggi avventurosi senza temere alcun terreno, neppure quelli più difficili. Costa parecchio, ma va fortissimo e di serie ha praticamente tutto
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€ 20.990
Foto e immagini
Anche la casa di Borgo Panigale abbandona l'asfalto e si lancia all'inseguimento delle concorrenti più "avventurose", le grandi crossover in grado di cavarsela anche sugli sterrati. La prima Ducati bicilindrica da fuoristrada è la Multistrada Enduro, una versione evoluta della Multistrada capace realmente di affrontare percorsi offroad, ben oltre la classica "strada bianca", grazie a un allestimento che prevede ruote a raggi con anteriore da 19 pollici, sospensioni a lunga escursione e un enorme serbatoio da 30 litri che assicura un’autonomia di ben 450 km.
Motore a fasatura variabile
Il motore è il Testastretta DVT da 1.198 cm3 introdotto lo scorso anno sulla Multistrada 1200, in grado di erogare 160 CV a 9.500 giri e dotato di sistema di fasatura variabile, capace cioè di adattare l'apertura delle valvole di aspirazione e delle valvole di scarico a seconda del regime e dell'utilizzo. Questa soluzione permette di migliorare la linearità dell'erogazione e ottimizzare le prestazioni agli alti regimi e quelle ai medi e bassi regimi. Modificato invece il cambio: sulla Enduro la prima marcia è più corta rispetto a quella delle altre Multistrada 1200, per consentire un maggior controllo nei passaggi tecnici a bassa andatura tipici della guida in fuoristrada.
Motore a fasatura variabile
Il motore è il Testastretta DVT da 1.198 cm3 introdotto lo scorso anno sulla Multistrada 1200, in grado di erogare 160 CV a 9.500 giri e dotato di sistema di fasatura variabile, capace cioè di adattare l'apertura delle valvole di aspirazione e delle valvole di scarico a seconda del regime e dell'utilizzo. Questa soluzione permette di migliorare la linearità dell'erogazione e ottimizzare le prestazioni agli alti regimi e quelle ai medi e bassi regimi. Modificato invece il cambio: sulla Enduro la prima marcia è più corta rispetto a quella delle altre Multistrada 1200, per consentire un maggior controllo nei passaggi tecnici a bassa andatura tipici della guida in fuoristrada.
A sinistra l'ampio display digitale "full color" TFT da 5"; a destra, l'affollato blocchetto da cui si comanda l'elettronica di bordo.
Tanta elettronica di serie
Ricchissima la dotazione elettronica di serie: la Multistrada Enduro esce infatti dalla fabbrica con ABS Cornering che permette di frenare in sicurezza anche in curva, le Cornering Lights (DCL) che adattano l'illuminazione all'angolo di piega, il Ducati Traction Control (DTC) regolabile su 8 livelli, il Ducati Wheelie Control (DWC) e le sospensioni semi-attive Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution con escursione delle ruote di ben 200 mm. Inoltre, per la prima volta su una Ducati, è stato introdotto il sistema di assistenza alla partenza in salita Vehicle Hold Control (VHC).
Quattro riding mode “intelligenti”
La piattaforma inerziale IMU (Inertial Measurement Unit) Bosch è il centro di tutti i sistemi di controllo della Multistrada Enduro. A essa fanno capo anche i quattro "riding mode" (Enduro, Touring, Sport e Urban), ciascuno dei quali offre un settaggio differente del sistema di sospensioni per adattarlo al differente stile di guida e alle asperità del fondo stradale. Inoltre, a ogni riding mode sono associati diversi valori di intervento del controllo di impennata, del controllo di trazione e dell'ABS. Ogni sistema è a sua volta personalizzabile nei livelli di intervento. Se poi ci si perde nella personalizzazione delle funzioni, basta attivare la funzione Default per riportare tutti i valori (o quelli desiderati) al settaggio standard previsto dalla casa.
Ricchissima la dotazione elettronica di serie: la Multistrada Enduro esce infatti dalla fabbrica con ABS Cornering che permette di frenare in sicurezza anche in curva, le Cornering Lights (DCL) che adattano l'illuminazione all'angolo di piega, il Ducati Traction Control (DTC) regolabile su 8 livelli, il Ducati Wheelie Control (DWC) e le sospensioni semi-attive Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution con escursione delle ruote di ben 200 mm. Inoltre, per la prima volta su una Ducati, è stato introdotto il sistema di assistenza alla partenza in salita Vehicle Hold Control (VHC).
Quattro riding mode “intelligenti”
La piattaforma inerziale IMU (Inertial Measurement Unit) Bosch è il centro di tutti i sistemi di controllo della Multistrada Enduro. A essa fanno capo anche i quattro "riding mode" (Enduro, Touring, Sport e Urban), ciascuno dei quali offre un settaggio differente del sistema di sospensioni per adattarlo al differente stile di guida e alle asperità del fondo stradale. Inoltre, a ogni riding mode sono associati diversi valori di intervento del controllo di impennata, del controllo di trazione e dell'ABS. Ogni sistema è a sua volta personalizzabile nei livelli di intervento. Se poi ci si perde nella personalizzazione delle funzioni, basta attivare la funzione Default per riportare tutti i valori (o quelli desiderati) al settaggio standard previsto dalla casa.
Le borse laterali, sviluppate dalla tedesca Touratech, sono optional e hanno una capienza di 40 e 45 litri; lo scarico piatto e compatto ne facilita il montaggio.
Ciclistica ottimizzata
Il telaio è formato da un traliccio anteriore in tubi d'acciaio al cromo molibdeno e due telaietti laterali chiusi da un elemento portante posteriore realizzato in tecnopolimero in fibra di vetro. Lo schema è lo stesso della altre Multistrada, ma per migliorare la stabilità in fuoristrada, le quote ciclistiche sono differenti: rispetto alla "normale" Multistrada 1200, la Enduro ha un interasse più lungo (1556 mm), un'avancorsa aumentata di 14 mm e una forcella più aperta di 1°. Cresce di 31 mm anche l’altezza minima da terra: in questo modo si superano più agevolmente gli ostacoli, evitando al motore di “toccare”. Tutto nuovo invece il forcellone, non più monobraccio ma bibraccio realizzato in alluminio fuso, appositamente sviluppato per la guida in fuoristrada.
Il telaio è formato da un traliccio anteriore in tubi d'acciaio al cromo molibdeno e due telaietti laterali chiusi da un elemento portante posteriore realizzato in tecnopolimero in fibra di vetro. Lo schema è lo stesso della altre Multistrada, ma per migliorare la stabilità in fuoristrada, le quote ciclistiche sono differenti: rispetto alla "normale" Multistrada 1200, la Enduro ha un interasse più lungo (1556 mm), un'avancorsa aumentata di 14 mm e una forcella più aperta di 1°. Cresce di 31 mm anche l’altezza minima da terra: in questo modo si superano più agevolmente gli ostacoli, evitando al motore di “toccare”. Tutto nuovo invece il forcellone, non più monobraccio ma bibraccio realizzato in alluminio fuso, appositamente sviluppato per la guida in fuoristrada.
Il forcellone bibraccio è una soluzione obbligata per garantire la giusta resistenza in fuoristrada; il becco anteriore è stato allungato per riparare meglio il pilota dagli schizzi di fango.
Posizione di guida anche per il fuoristrada
La posizione di guida è stata studiata anche per viaggiare in piedi sulle pedane in offroad: il manubrio è più alto e la sella (tutta nuova) è più stretta nella zona del cavallo in corrispondenza delle pedane; queste ultime sono in acciaio con cover in gomma removibili. Rispetto alla Multistrada 1200, sulla Enduro viene meno la possibilità di regolare l’altezza della seduta, ma come optional sono disponibili una sella alta da 89 cm e una più bassa da 85 cm che affiancano quella di serie da 87 cm.
La posizione di guida è stata studiata anche per viaggiare in piedi sulle pedane in offroad: il manubrio è più alto e la sella (tutta nuova) è più stretta nella zona del cavallo in corrispondenza delle pedane; queste ultime sono in acciaio con cover in gomma removibili. Rispetto alla Multistrada 1200, sulla Enduro viene meno la possibilità di regolare l’altezza della seduta, ma come optional sono disponibili una sella alta da 89 cm e una più bassa da 85 cm che affiancano quella di serie da 87 cm.
La piastra paramotore di alluminio è di serie; a destra, i nuovi pneumatici Pirelli Scorpion Rally tassellati per grosse enduro, che assicurano tanta trazione in fuoristrada.
Sovrastrutture “dakariane”
La linea della Enduro è caratterizzata dal grosso serbatoio da 30 litri, in particolare il becco anteriore è stato allungato per riparare meglio il pilota dal fango così come è stato ridisegnato e riposizionato il parafango anteriore. Le due cover laterali del serbatoio sono realizzate in alluminio anodizzato e hanno viti volutamente in vista. Già disponibile dai concessionari, la Enduro è offerta nella classica colorazione “Rosso Ducati” a 20.990 euro f.c e con un sovrapprezzo di 200 euro nell’elegante livrea bianca o nella riuscitissima “Phantom Grey”.
Come va
Bastano un cerchio anteriore da 19” e un serbatoio "dakariano" per trasformare la Multistrada in una vera endurona? È quello che ci chiedevamo prima di montare in sella, e la risposta è sì, senza esitazione. Naturalmente il merito è soprattutto della ciclistica che, come abbiamo visto, è differente rispetto a quella della versione “stradale” e anche su strada ha dimostrato un comportamento impeccabile.
Su strada ora è più intuitiva
Abbiamo testato la Enduro sulle tortuose strade nei dintorni di Santa Margherita di Pula, nella parte medidionale della Sardegna. Fin dai primi metri è emerso un comportamento differente da quello della Multistrada “stradale”: la ruota anteriore da 19” e le nuove quote ciclistiche le conferiscono una guida più “rotonda” e progressiva. L’Enduro non ha il carattere nervoso della sorella stradale (che può mettere in difficoltà i piloti meno esperti), anche se maneggevolezza e agilità tra le curve restano quelle di sempre, ossia ottime, persino montando le borse laterali e viaggiando col pieno di carburante.
Sospensioni "sensibil"
La taratura di base delle sospensioni è tendenzialmente morbida, ma, grazie ai numerosi settaggi, è possibile intervenire per tararle a proprio piacimento; tra l’altro le unità Sachs (mono e forcella) sono estremamente sensibili alle regolazioni elettroniche, e si adattano a qualsiasi stile di guida. Molto buono il grip delle gomme stradali di primo equipaggiamento, le Pirelli Scorpion Trail II che permettono di piegare subito “forte” tra le curve. Anche la protezione aerodinamica è molto buona: le gambe trovano riparo nei profondi incavi del serbatoio e il parabrezza di serie in posizione rialzata ripara il busto e il volto come si deve dall’aria.
L'Enduro che non ti aspetti...
Una volta montate le gomme artigliate Pirelli Scorpion Rally, la Multistrada 1200 Enduro ci ha veramente sorpresi per facilità ed efficacia in fuoristrada. Non stiamo parlando di semplici strade bianche ma di guadi, sterrati impegnativi, salite smosse simili a pietraie e tratti con terreno fangoso ed erba viscida; situazioni sicuramente più adatte a una snella monocilindrica 4T che non a una grossa bicilindrica da oltre 250 kg. Eppure, una volta impostata la modalità Enduro (100 CV disponibili), quasi ci si dimentica di essere alla guida di una maxicrossover. La “vita” stretta permette di muoversi tanto e di guidarla con le gambe, proprio come si fa con le enduro professionari. Nelle curve a gomito si può addirittura fare come sulle mono, dando un colpetto di pedale al posteriore per bloccare la ruota e agevolare l’ingresso in curva con lo spostamento di peso del corpo. Poi un colpetto di gas e via in uscita di curva, con la ruta posteriore di traverso “a spazzolare” lo sterrato, pur con ABS e Traction controlli inseriti, seppur in modalità “non invasiva”.
Elettronica a punto
Abbiamo potuto apprezzare a fondo il comportamento del cornering ABS perfettamente a punto su strada e in fuoristrada: nelle curve prese troppo allegramente fa la differenza tra il restare in piedi e finire per terra.
La Multistrada Enduro è una moto che, esperienza permettendo, permette di fare del fuoristrada vero, ovviamente con tutti i limiti che possono venire da peso e dimensioni di questo tipo. Certo, il prezzo è elevato, ma la moto è equipaggiata di tutto punto, borse a parte. Difetti? Nella guida in fuoristrada, quella cattiva, ci vorrebbe una sella in un unico pezzo, ma è davvero cercare il classico "pelo nell'uovo": difficilmente chi acquisterà questa moto si lamenterà per questo.
La linea della Enduro è caratterizzata dal grosso serbatoio da 30 litri, in particolare il becco anteriore è stato allungato per riparare meglio il pilota dal fango così come è stato ridisegnato e riposizionato il parafango anteriore. Le due cover laterali del serbatoio sono realizzate in alluminio anodizzato e hanno viti volutamente in vista. Già disponibile dai concessionari, la Enduro è offerta nella classica colorazione “Rosso Ducati” a 20.990 euro f.c e con un sovrapprezzo di 200 euro nell’elegante livrea bianca o nella riuscitissima “Phantom Grey”.
Come va
Bastano un cerchio anteriore da 19” e un serbatoio "dakariano" per trasformare la Multistrada in una vera endurona? È quello che ci chiedevamo prima di montare in sella, e la risposta è sì, senza esitazione. Naturalmente il merito è soprattutto della ciclistica che, come abbiamo visto, è differente rispetto a quella della versione “stradale” e anche su strada ha dimostrato un comportamento impeccabile.
Su strada ora è più intuitiva
Abbiamo testato la Enduro sulle tortuose strade nei dintorni di Santa Margherita di Pula, nella parte medidionale della Sardegna. Fin dai primi metri è emerso un comportamento differente da quello della Multistrada “stradale”: la ruota anteriore da 19” e le nuove quote ciclistiche le conferiscono una guida più “rotonda” e progressiva. L’Enduro non ha il carattere nervoso della sorella stradale (che può mettere in difficoltà i piloti meno esperti), anche se maneggevolezza e agilità tra le curve restano quelle di sempre, ossia ottime, persino montando le borse laterali e viaggiando col pieno di carburante.
Sospensioni "sensibil"
La taratura di base delle sospensioni è tendenzialmente morbida, ma, grazie ai numerosi settaggi, è possibile intervenire per tararle a proprio piacimento; tra l’altro le unità Sachs (mono e forcella) sono estremamente sensibili alle regolazioni elettroniche, e si adattano a qualsiasi stile di guida. Molto buono il grip delle gomme stradali di primo equipaggiamento, le Pirelli Scorpion Trail II che permettono di piegare subito “forte” tra le curve. Anche la protezione aerodinamica è molto buona: le gambe trovano riparo nei profondi incavi del serbatoio e il parabrezza di serie in posizione rialzata ripara il busto e il volto come si deve dall’aria.
L'Enduro che non ti aspetti...
Una volta montate le gomme artigliate Pirelli Scorpion Rally, la Multistrada 1200 Enduro ci ha veramente sorpresi per facilità ed efficacia in fuoristrada. Non stiamo parlando di semplici strade bianche ma di guadi, sterrati impegnativi, salite smosse simili a pietraie e tratti con terreno fangoso ed erba viscida; situazioni sicuramente più adatte a una snella monocilindrica 4T che non a una grossa bicilindrica da oltre 250 kg. Eppure, una volta impostata la modalità Enduro (100 CV disponibili), quasi ci si dimentica di essere alla guida di una maxicrossover. La “vita” stretta permette di muoversi tanto e di guidarla con le gambe, proprio come si fa con le enduro professionari. Nelle curve a gomito si può addirittura fare come sulle mono, dando un colpetto di pedale al posteriore per bloccare la ruota e agevolare l’ingresso in curva con lo spostamento di peso del corpo. Poi un colpetto di gas e via in uscita di curva, con la ruta posteriore di traverso “a spazzolare” lo sterrato, pur con ABS e Traction controlli inseriti, seppur in modalità “non invasiva”.
Elettronica a punto
Abbiamo potuto apprezzare a fondo il comportamento del cornering ABS perfettamente a punto su strada e in fuoristrada: nelle curve prese troppo allegramente fa la differenza tra il restare in piedi e finire per terra.
La Multistrada Enduro è una moto che, esperienza permettendo, permette di fare del fuoristrada vero, ovviamente con tutti i limiti che possono venire da peso e dimensioni di questo tipo. Certo, il prezzo è elevato, ma la moto è equipaggiata di tutto punto, borse a parte. Difetti? Nella guida in fuoristrada, quella cattiva, ci vorrebbe una sella in un unico pezzo, ma è davvero cercare il classico "pelo nell'uovo": difficilmente chi acquisterà questa moto si lamenterà per questo.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4T |
Cilindrata (cm3) | 1.198,4 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a sei marce |
Potenza CV (kW)/giri | 160 (117,7)/9.500 |
Freno anteriore | doppio disco da 320 mm |
Freno posteriore | disco da 265 mm |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 87 |
Interasse (cm) | 155,6 |
Lunghezza (cm) | nd |
Peso (kg) - in o.d.m. | 254 |
Pneumatico anteriore | 120/70-19" |
Pneumatico posteriore | 170/60-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 30 |
Riserva litri | nd |
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