In pista con la Yamaha R9: grinta da R1, facilità da R6
È una sportiva tutta nuova, si guida anche con la patente A2, ha un pacchetto tecnico da prima della classe e un ottimo motore tre cilindri. Vi raccontiamo come va
L'attesissima Yamaha R9 è finalmente arrivata sul mercato: con l'uscita di scena della R6 e della R1, disponibili ormai solo in versione Race, questa novità è la nuova ammiraglia della famiglia delle supersportive di Yamaha. Una carenata affilatissima, raffinata ma anche più abbordabile e sfruttabile rispetto alle due ex regine delle piste. La abbiamo provata a Misano, in occasione del Blue Racing Day di Yamaha, dove purtroppo la pioggia ha guastato un po' la festa. Non ci siamo però fatti scappare l'occasione di guidare la nuova R9 con gomme racing da bagnato, e abbiamo fatto bene!

La nuova Yamaha R9 vista di profilo
Yamaha R9 2025: come è fatta in breve
La nuova sportiva di casa Yamaha si presenta con linee affilate, per la prima volta su una carenata di Iwata con targa e frecce compaiono le alette sul cupolino che alle alte velocità generano una deportanza del 6-7%. Il cuore della R9 lo conosciamo molto bene, si tratta del CP3 tre cilindri in linea da 890 cm3, 119 CV a 10.000 giri/min e 93 Nm di coppia a 7.000 giri/min condiviso con MT-09 e Tracer9.
Il telaio invece è stato sviluppato appositamente per lei: si tratta di un Deltabox in alluminio, più rigido rispetto a quello delle cugine stradali, e accoppiato a una forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm completamente regolabile, pinze Brembo Stylema, pompa radiale e una coppia dischi da 320 mm; dietro il monoammortizzatore è dotato sia di regolazioni dell'idraulica che del precarico (con pomello da remoto), mentre l'impianto frenante fa affidamento su un disco singolo da 220 mm.

Il faro a LED anteriore è stato nascosto nella finta presa d'aria
Con un peso in ordine di marcia (con serbatoio del carburante da 14 litri completamente pieno) di 195 kg, la nuova R9 promette grande divertimento in piena sicurezza. Infatti, il pacchetto elettronico derivato da quello della R1 offre tantissimi setting ed è supportato dalla piattaforma inerziale per intervenire in maniera ottimale anche a moto piegata. Tramite il cruscotto TFT a colori da 5" dotato di vari layout e il nuovo e comodo joystick sul blocchetto di sinistra, il pilota può contare sul controllo di trazione modificabile su 8 livelli (e disinserirlo), 4 risposte del gas, 3 step di slide control e anti impennata, il brake control, la gestione del freno motore, launch control, ABS Cornering con possibilità di disinserirlo al posteriore e quick shift bidirezionale.

Il cruscotto della R9 è ricco di informazioni e ben leggibile anche in carena
Come va la Yamaha R9
I semimanubri montati sotto alla piastra di sterzo offrono un'impostazione di guida molto sportiva ma comunque leggermente più rilassata rispetto a quella della R1 e della R6. In strada affatica i polsi, ma per la pista è perfetta. Così come la protezione del cupolino, più ampio rispetto a quello della passata 600 ma comunque aerodinamico: questa qualità migliora le performance e permette di chiudersi più facilmente in carena anche ai piloti che superano il metro e 80. Il motore è ricchissimo di coppia ai medi regimi: tira forte anche se si preferisce usare una marcia più lunga e sfruttare l'erogazione fluida e piena fino alla zona rossa. Peccato il divertimento finisca arrivati ai 10.000 giri/min, soglia dove da una sportiva ci si aspetta un po' più di allungo. In ogni caso il carattere del tre cilindri si adatta bene anche all'utilizzo stradale e aiuta molto in condizioni difficili come quelle che abbiamo trovato.

Anche sul bagnato la R9 ha dimostrato un grande potenziale
Nonostante la pista molto bagnata, giro dopo giro la R9 dà sempre più confidenza e invoglia ad alzare il ritmo per vedere fin dove ci si può spingere. La ciclistica è agile e anche molto stabile, ma soprattutto trasmette sicurezza. Il quick shift è all'altezza e controlli elettronici si intromettono con grande precisione solo quando si spinge forte e si raggiungono condizioni limite. Riuscire a divertirsi sull'acqua non è così scontato, ma la R9 ci ha stupito anche nella peggiore delle situazioni meteo: ora aspettiamo di provarla su asciutto, sia in pista che in strada, terreni di caccia di questa supersportiva di nuova generazione.

La ciclistica è stabile e invoglia a forzare giro dopo giro, anche quando le condizioni non sono ottimali
Prezzo, colori e disponibilità
La nuova Yamaha R9 è già disponibile nelle concessionari ufficiali ad un prezzo di listino di 13.499 euro f.c. La casa di Iwata ha già preparato anche una ricchissima gamma di accessori sia stradali che marchiati GYTR, linea dedicata all'utilizzo tra i cordoli. Interessante l'optional Y-TRAC, pronto da giugno, che permette di registrare e analizzare la telemetria di guida come i veri piloti. Due le colorazioni: lo sportivo Icon Blue e il classico Tech Black. Ci rivolgiamo anche ai più giovani con patente A2 dicendo che questa novità è disponibile anche in versione depotenzata a 35 kW, un vero sogno per neo smanettoni!

Carta d'identità
Motore | Tre cilindri in linea |
Cilindrata (cm3) | 890 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 rapporti |
Potenza CV (kW)/giri | 119 (87,5)/10.000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Altezza sella (cm) | 83 |
Interasse (cm) | 142 |
Lunghezza (cm) | 207 |
Peso (kg) | 195 |
Pneumatico anteriore | 120/70-17" |
Pneumatico posteriore | 180/55-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 14 |
Riserva litri | nd |
Yamaha YZF-R9 R9 2025
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