Prova Voge 900 Valico DSX: crossover “ricca” a poco prezzo

 Voge è nata solo nel 2018 come “marchio premium” di Loncin Motor, uno dei gruppi cinesi più importanti, partner di lunga data di BMW per la realizzazione di alcuni prodotti della gamma tedesca. In soli sei anni, la casa cinese (distribuita in Italia dal gruppo Padana Sviluppo) ha realizzato e presentato una intera gamma di prodotti decisamente interessanti, dagli scooter alle naked sportive di piccola e media cilindrata, fino alle crossover e alle sportive. Ora è il momento del “salto di qualità” con la Voge Valico 900DSX in queste pagine: una raffinata crossover con allestimento “full optional” di serie, offerta a soli 9.890 euro.

C’è anche la telecamera

Il motore da 895 cm³ della Valico 900DSX è parente stretto di quello montato dalla BMW F 900 GS: in “versione Voge” la potenza dichiarata è di 95,2 CV a 8.250 giri e la coppia massima di 95 Nm a 6.000 giri. Il telaio è in alluminio e sfrutta il motore stesso come elemento portante. Completamente regolabili le sospensioni a lunga escursione che insieme alla ruota anteriore da 21” permettono di affrontare anche percorsi fuoristrada mediamente impegnativi. La dotazione di serie della Valico 900DSX è ricchissima e comprende frizione antisaltellamento, cambio elettronico, controllo di trazione, ABS (entrambi disinseribili) e quattro modalità di guida (Rain, Road, Sport ed Enduro). Ma anche cruise control, radar posteriore, dashcam, fendinebbia, manopole e sella riscaldabili, doppia presa USB e 12V, strumentazione TFT dotata di connettività per gestire ogni parametro della moto dal cellulare. Un allestimento completo che rende questa crossover decisamente appetibile.

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La strumentazione TFT è facile da consultare e ricca di informazioni: c’è persino l’indicazione della pressione dei pneumatici. Attraverso i menu si possono gestire i vari accessori, come la telecamera.

Motore valido

Il motore della Valico 900DSX è praticamente lo stesso delle BMW F 900: un bicilindrico frontemarcia di 895 cm³ alimentato a iniezione elettronica con distribuzione a doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro dotato di acceleratore ride-by-wire. L’albero motore ha perni di manovella sfalsati di 90 gradi e un intervallo di accensione dei cilindri (lo scoppio della miscela aria-benzina) ogni 270/450 gradi di rotazione dell’albero motore: questo si traduce in un suono particolarmente incisivo, simile a quello di un V2 a 90 gradi. Le vibrazioni sono smorzate da due contralberi di bilanciamento, uno davanti e uno dietro l’albero a gomiti, mentre per abbassare al massimo il baricentro e garantire la corretta lubrificazione in ogni condizione di utilizzo, il bicilindrico è dotato di carter secco (il serbatoio dell’olio è esterno al propulsore) con due pompe, una di mandata e una di ritorno, per fare circolare il lubrificante nell’impianto.

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Come va

La posizione di guida è comoda con il busto eretto, le braccia rilassate e le pedane centrate. Al comfort contribuiscono anche il parabrezza regolabile, l’imbottitura della sella e le sospensioni che assorbono bene le asperità. Da segnalare solo il calore trasmesso alle caviglie dal motore. Il bicilindrico spinge forte ai medi regimi e ha un ottimo allungo, ma il comando del gas è migliorabile: nei rapidi chiudi-apri la risposta è nervosa e l’erogazione piuttosto aggressiva, specialmente nella mappa Sport. La situazione migliora in modalità Road e in Rain l’erogazione si “addolcisce” ulteriormente. Nella moto della prova (un esemplare di preserie) anche il traction control a volte interveniva con tagli un po’ bruschi e invasivi, mentre il quickshift appariva poco fluido nell’azione. Invece è promossa senza riserve la ciclistica: la Valico 900DSX è bilanciata e facile, agile quanto basta e ben sostenuta di sospensioni. La stabilità è ottima tanto nel lento quanto nel veloce. Stesso giudizio va alla frenata potente, modulabile e con un ABS ben tarato.

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