Vespa 300 Sei Giorni, Eleganza da corsa
Prodotta in serie numerata, la Vespa Sei Giorni è molto bella e ha una ricca dote. Ma costa parecchio
Image
€ 6.290
Foto e immagini
Come è fatta
Tanti anni fa con la Vespa si facevano anche le gare di enduro, che allora si chiamavano “regolarità”. La nuova 300 Sei Giorni (prodotta in serie numerata e proposta a prezzo “da amatori”) è ispirata proprio a uno di quei modelli da corsa: le Vespa usate dalla squadra Piaggio per la Sei Giorni Internazionale che si svolse a Varese nel 1951. Come le antenate, la nuova versione speciale è dipinta in verde opaco (unico colore disponibile) e ha il faro anteriore sul parafango, un cupolino basso che fascia il manubrio in tubo metallico e tabelle portanumero sulla carrozzeria con dettagli rossi. Anche il cruscotto analogico con quadrante chiaro e lancetta rossa ricorda quelli delle Vespa anni 50, mentre la sella “monoposto” (ma omologata per due) ha un doppio rivestimento e cuciture bianche a contrasto.
Moderna e accessoriata
La scheda tecnica è quella del “Vespone” GTS, con la scocca in acciaio e il motore 300 4T a 4 valvole, raffreddato a liquido, con una potenza di 21,2 CV. Di serie ha il sistema ABS a due canali, mentre (stranamente) il controllo di trazione non è disponibile neanche come optional. Numerosi invece gli accessori sviluppati per la Sei Giorni: parabrezza, bauletto da 42 litri (utile perché il vano sottosella è piccolo), portapacchi anteriore e posteriore, kit perimetrale di protezione scocca, antifurto meccanico ed elettronico, navigatore GPS e il Multimedia Platform per collegare lo smartphone.
Come va
La sella simil-monoposto è comoda per il pilota, ma un passeggero (adattandosi) ci sta. Comodo il manubrio aperto e abbondante lo spazio per le gambe dietro lo scudo scavato. Nel traffico si apprezzano la maneggevolezza e lo sterzo stretto che facilita lo slalom tra le auto, mentre la ripresa è brillante fino agli 80 km/h. Non si comprende la mancanza del controllo di trazione:s è di serie sulla GTS 300 “base”, ma non si può avere su una versione sportiva come questa. Anche perché tra le curve la Sei Giorni se la cava bene: le sospensioni regolabili permettono una guida allegra, i freni sono grintosi e l’ABS ben tarato (ma bisogna tirare a fondo le leve). In velocità però ci vorrebbe un vero parabrezza.
Tanti anni fa con la Vespa si facevano anche le gare di enduro, che allora si chiamavano “regolarità”. La nuova 300 Sei Giorni (prodotta in serie numerata e proposta a prezzo “da amatori”) è ispirata proprio a uno di quei modelli da corsa: le Vespa usate dalla squadra Piaggio per la Sei Giorni Internazionale che si svolse a Varese nel 1951. Come le antenate, la nuova versione speciale è dipinta in verde opaco (unico colore disponibile) e ha il faro anteriore sul parafango, un cupolino basso che fascia il manubrio in tubo metallico e tabelle portanumero sulla carrozzeria con dettagli rossi. Anche il cruscotto analogico con quadrante chiaro e lancetta rossa ricorda quelli delle Vespa anni 50, mentre la sella “monoposto” (ma omologata per due) ha un doppio rivestimento e cuciture bianche a contrasto.
Moderna e accessoriata
La scheda tecnica è quella del “Vespone” GTS, con la scocca in acciaio e il motore 300 4T a 4 valvole, raffreddato a liquido, con una potenza di 21,2 CV. Di serie ha il sistema ABS a due canali, mentre (stranamente) il controllo di trazione non è disponibile neanche come optional. Numerosi invece gli accessori sviluppati per la Sei Giorni: parabrezza, bauletto da 42 litri (utile perché il vano sottosella è piccolo), portapacchi anteriore e posteriore, kit perimetrale di protezione scocca, antifurto meccanico ed elettronico, navigatore GPS e il Multimedia Platform per collegare lo smartphone.
Come va
La sella simil-monoposto è comoda per il pilota, ma un passeggero (adattandosi) ci sta. Comodo il manubrio aperto e abbondante lo spazio per le gambe dietro lo scudo scavato. Nel traffico si apprezzano la maneggevolezza e lo sterzo stretto che facilita lo slalom tra le auto, mentre la ripresa è brillante fino agli 80 km/h. Non si comprende la mancanza del controllo di trazione:s è di serie sulla GTS 300 “base”, ma non si può avere su una versione sportiva come questa. Anche perché tra le curve la Sei Giorni se la cava bene: le sospensioni regolabili permettono una guida allegra, i freni sono grintosi e l’ABS ben tarato (ma bisogna tirare a fondo le leve). In velocità però ci vorrebbe un vero parabrezza.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | monocilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 278 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | automatico |
Potenza CV (kW)/giri | 21,2(16,1)/7500 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | 118 |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 79 |
Interasse (cm) | 137,5 |
Lunghezza (cm) | 195 |
Peso (kg) | nd |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 12" |
Pneumatico posteriore | 130/70 - 12" |
Capacità serbatoio (litri) | 8,5 |
Riserva litri | nd |
Vespa GTS 300 Sei Giorni 2017
Ti piace questa moto?
Condividi il tuo giudizio! Clicca sulle moto qui sopra per valutare questa moto.
I voti degli utenti
Voto medio
4,5
2
voti
Aggiungi un commento