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Royal Enfield Himalayan: avventure a portata di tutti

È una bella tuttofare capace di cavarsela in città e anche nel fuoristrada leggero. Il motore monocilindrico spinge fluido a tutti i regimi, l'abitabilità è buona e la frenata sicura. Poche le vibrazioni, morbide le sospensioni che mal digeriscono la guida "sportiva"
Finalmente è arrivata dai concessionari italiani la Himalayan, prima Royal Enfield totalmente nuova da molti anni a questa parte. Era stata presentata in veste definitiva a EICMA alla fine del 2016, con la promessa che sarebbe arrivata nel giro di qualche mese, dopo l’introduzione sul mercato indiano. Ma la casa aveva sottovalutato il successo che la nuova enduro avrebbe riscosso sul mercato “di casa”. E così le prime moto destinate all’Europa arrivano adesso, ormai in versione 2018.

Tutta nuova dentro e e fuori
La Himalayan è diversa da tutte le altre moto finora proposte da Royal Enfield. Il motore monocilindrico LS 410 è un moderno monoalbero in testa con raffreddamento ad aria/olio e alimentazione a iniezione elettronica: malgrado la minore cilindrata, è nettamente più fluido e più rapido a prendere i giri rispetto ai classici 500 ad aste e bilancieri montati da Classic e Bullet, ed è anche più potente (24,5 CV a 6.500 giri). La modernità del progetto emerge anche dalla minore manutenzione richiesta dalla Himalayan: il cambio dell’olio per esempio è previsto ogni 10.000 chilometri.
Il telaio è un robusto doppia culla in tubi di acciaio progettato e sviluppato da Harris Performance (uno specialista inglese noto anche per i suoi telai sportivi), che a differenza di tuttte le altre Royal Enfield, al retrotreno sfoggia un monoammortizzatore con leveraggi di tipo progressivo con escursione d 180 mm, che insieme ai 200 mm di escursione della forcella e alla luce a terra di 220 mm permette di affrontare anche sterrati e fuoristrada leggero.
 Di serie la Himalayan monta un piccolo ma efficace parabrezza e le protezioni tubolari in acciaio per il serbatoio, utilizzabili anche come supporti per borsette o taniche supplementari (offerte come accessori ufficiali)

Sì, viaggiare... ma con calma
La Himalayan si presta bene anche per l'uso turistico, ovviamente alle andature permesse da un monocilindrico di soli 411 cm3. Il serbatoio da 15 litri garantisce infatti un'ottima autonomia (secondo la casa circa 450 chilometri) e sono di serie i supporti e i punti di fissaggio per borse rigide e morbide e per eventuali taniche. Bella la strumentazione, compatta ma chiara ed elegante: oltre al tachimetro e al piccolo contagiri segnala la direzione con una piccola bussola, temperatura ambiente, tempo di viaggio, intervalli di manutenzione e le distanze con contakm totale e parziale. Gli pneumatici Pirelli MT60 dual-purpose hanno un ottimo grip e se la cavano bene in tutte le condizioni. L'impianto frenante può contare su un disco anteriore di 300 millimetri e uno posteriore di 240, controllati da un ABS a due canali ben tarato. 
La Himalayan è disponibile dai concessionari Royal Enfield in due soli colori: bianco e grafite (grigio scurissimo) entrambi opachi. Il prezzo è di 4.590 euro (franco concessionario).
Il cruscotto è affollato, ma ben leggibile: sono un po' piccole solo le indicazioni nel display digitale. Accanto all'indicatore della benzina (sulla destra, sotto il piccolo contagiri) c'è anche la bussola digitale. Il robusto portapacchi in tubi di acciaio è di serie e serve anche da appiglio per il passeggero
Come va la Himalayan
In sella alla nuova enduro stradale di Royal Enfield ci si trova subito a proprio agio. La posizione di guida è corretta per tutte le stature: il busto sta eretto in modo naturale, la sella a 80 cm permette a (quasi) tutti di appoggiare i piedi a terra, la sella è morbida e lo spazio per le gambe non manca, neanche per chi le ha molto lunghe. L’abitabilità è molto buona anche per i passeggeri di tutte le stature. Il manubrio in stile enduro garantisce pieno controllo nella guida offroad, mentre nella guida su strada affatica un po’ le braccia (troppo dritto). Il monocilindrico LS 410 raffreddato ad aria ha un’erogazione fluida e regolare, senza strappi, ma grazie all’impostazione “a corsa lunga” (cioè con la corsa del pistone maggiore dell’alesaggio, cioè del suo diametro) è anche vigoroso ai regimi medio-bassi, i più utilizzati nel misto e in città. C'è qualche leggera vibrazione, ma si sente solo quando ci si avvicina alla zona rossa del contagiri.

Agile in città, OK sullo sterrato
La ciclistica è "sana" e il telaio è ben accordato alle sospensioni: anche guidando veloci fra le curve la Himalayana si dimostra agile e reattiva. Solo nelle frenate più impegnative la forcella “affonda” parecchio per la taratura morbida. L’impianto frenante è ben realizzato e adeguato alle prestazioni della Royal Enfield, ma sia davanti sia dietro avremmo preferito un pizzico di mordente in più (c'è però da considerare che la moto del test era nuova di zecca e in pieno rodaggio). Anche nell’uso cittadino la “tuttoterreno” indiana è perfettamente a suo agio: le dimensioni non eccessive permettono di svicolare facilmente fra le auto in coda, il motore prende i giri con prontezza e fa scattare rapida la moto ai semafori, mentre le sospensioni da offroad digeriscono senza problemi dossi e pavè. Anche nel fuoristrada se la cava egregiamente grazie alla buona coppia, la ruota anteriore da 21’’ e all’altezza da terra di 22 cm che le permette di superare ostacoli e piccoli guadi. In autostrada si viaggia, ma non è il suo ambiente naturale: la velocità di crociera giusta è intorno ai 100 km/h, solo nei sorpassi conviene accelerare a 120-130 km/h. 



Perfetta per chi comincia... ma non solo
Tirando le somme, i lunghi collaudi in Gran Bretagna (nel campo d'aviazione di Bruntingthorpe) e in India, sulla pista di Sriperumbudur (Chennai), ma anche nei trafficatissimi contesti urbani indiani e sui sentieri tra le montagne dell’Himalaya sono serviti: la Royal Enfield Himalayan è una moto adatta a tutte le situazioni, ideale per i neopatentati grazie alla facilità di guida, ma anche a chi vuole una seconda moto agile e divertente per la città e per viaggiare in relax. E se a questo si aggiunge il prezzo ultra concorrenziale... aspettiamo di vedere i risultati di vendite.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore monocilidnrico 4T
Cilindrata (cm3) 411
Raffreddamento aria/olio
Alimentazione a iniezione
Cambio a 5 marce
Potenza CV (kW)/giri 24,5 (18)/6.500
Freno anteriore a disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 80
Interasse (cm) 146,5
Lunghezza (cm) 219
Peso (kg) 185
Pneumatico anteriore 90/90-21"
Pneumatico posteriore 120/90-17"
Capacità serbatoio (litri) 15
Riserva litri 5

Royal Enfield Himalayan 411 2018

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stecchino
Mer, 11/22/2017 - 23:34
bella moto, sono riusciti a coniugare un progetto moderno in perfetto stile retro', credo che se applicano questo modo di concepire la moto x altri modelli a piu' cilindri, in questo specifico settore saranno avversari temibili.