Café racer a buon prezzo

Come è fatta
La Continental GT 535 ha l’aspetto e il carattere delle classiche “café racer”, le moto elaborate dei giovani ribelli inglesi degli anni 60 con pochi soldi e tanta passione. Manubrio in due pezzi, sella monoposto e un motore monocilindrico a quei tempi bastavano (e bastano ancora) per divertirsi sulle strade di campagna e di collina. In questo caso però gli interventi per ricavare una sportiva dalle tranquille Bullet 500 sono profondi più di quanto sembri: la cilindrata cresce a 535 cm3 e ci sono una nuova mappatura della centralina, un corpo farfallato più grande e un volano più leggero. Grazie a questi interventi la potenza sale a 29 CV (dichiarati) contro i circa 21 CV del motore 500. Il telaio a doppia culla in tubi d’acciaio è progettato espressamente per la Continental dallo specialista inglese Harris, abbinato a una coppia di ammortizzatori Paioli con serbatoio separato e una forcella tradizionale. Completano la dotazione i freni a disco su entrambe le ruote (davanti Brembo) e i cerchi a raggi. Visto quello che offre e il suo prezzo, la Continental GT è attraente: al prezzo di uno scooter si compra una moto d’epoca... nuova di fabbrica.

Come va
La Continental GT possiede un brio sconosciuto alle altre Royal Enfield, ma non aspettatevi emozioni “forti”: con 29 CV si può solo andare a passeggio... in modo molto elegante e con un qualche vibrazione su sella e pedane dopo i 4.000 giri.
Detto questo, c’è da aggiungere che il peso ridotto e la ciclistica a punto rendono la café racer indiana piacevolissima da guidare nel misto: agile e leggera, si inserisce in curva con facilità ed è abbastanza precisa.  Adeguati alle prestazioni anche i freni, ma l’anteriore fa il suo dovere solo strizzando bene la leva.