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MV Agusta Brutale 800 RR, supernaked all'italiana

Compatta e velocissima tra le curve, ha un motore potente e un’elettronica raffinata. Comfort da sportiva, sospensioni regolabili, finiture curate. Il prezzo è corretto
Come è fatta 
Alla Brutale 800 “normale” da 110 CV per 175 kg di peso, MV Agusta ha affiancato la 800 RR, la versione più potente e curata, dotata di componentistica di grande pregio. E anticipando quelle che sono le conclusioni, questa è la versione più riuscita e interessante della gamma per il rapporto qualità/prezzo.
Più potenza, più controllo
Il propulsore della RR deriva da quello della 800 “normale”, ma rivisto un po’ ovunque con la scusa dell’omologazione Euro 4. Testate, aspirazione, valvole, persino l’ingranaggio del motorino di avviamento è stato rivisto: oltre a essere più potente, questa RR è anche più affidabile perché sono stati corretti i problemi che affliggevano le precedenti serie (così almeno dicono in MV, la conferma l’avremo più avanti) e che la casa di Schiranna ha finalmente ammesso: un “bagno di umiltà” raro di questi tempi. Rivisto anche l’impianto di scarico, che malgrado l’Euro 4 ha una voce più che mai entusiasmante. Il risultato come dicevamo è una potenza di 140 CV, ma anche una risposta più fluida e piena ad ogni regime, soprattutto dai 7.000 giri in su. L’elettronica di bordo può contare, oltre che sull’ABS d’obbligo, sul sistema MVICS che offre quattro mappature del motore: Rain, Normal, sport e Custom (che consente al pilota di “cucirsi addosso” la moto personalizzando ogni aspetto dei sistemi elettronici, a partire dalla risposta alla manopola del gas), ciascuna legata a un livello di sensibilità del controllo di trazione (comunque regolabile su otto livelli). Il cambio a sei marce estraibile è ora dotato di quickshifter (cioè di comando elettronico) in salita e scalata e di frizione antisaltellamento. Il telaio è il noto traliccio in acciaio, con forcellone in alluminio controllato da un monoammortizzatore Sachs pluriregolabile. Nuova anche la forcella Marzocchi regolabile con trattamento DLC, “stabilizzata” da un ottimo ammortizzatore di sterzo. Potentissimo l’impianto frenante Brembo, con doppio disco flottante da 320 mm e pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini.   

Come va
Bellissima da ferma, la RR accoglie il pilota con una posizione di guida d’attacco non troppo scomoda, ma con il peso del busto caricato sui polsi. La grande differenza rispetto alla Brutale 800 la fa il motore: fino ai 7000 giri spinge vigoroso e pieno, poi arriva la “botta” con il contagiri che schizza verso la zona rossa a oltre 13mila giri. Tra le curve la RR è l’arma finale: la ciclistica è velocissima nel reagire ad ogni comando, gli ingressi in curva sono fulminei e le uscite “a palla”. Ottimo il nuovo cambio elettronico, ci si trova a “giocare” solo per il gusto di usarlo. Ottimo anche il comportamento della forcella, anche se la taratura decisamente rigida delle sospensioni si paga in termini di comfort quando l’asfalto non è perfetto. Controllo di trazione un po’ brusco, potentissimi i freni.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore tricilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 798
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 140(103)/13100
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) 244
Dimensioni
Altezza sella (cm) 83
Interasse (cm) 140
Lunghezza (cm) 204,5
Peso (kg) 175
Pneumatico anteriore 120/70 - 17"
Pneumatico posteriore 180/55 - 17"
Capacità serbatoio (litri) 16,5
Riserva litri nd
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